Collo pieno di rughe? Se non sai come disfartene, ecco la soluzione per te
L’età si legge sul collo prima che sul viso. Lo noto ogni mattina quando metto la crema e lo specchio mi restituisce pieghe sottili, piccole ombre, un’aria un po’ stanca.
È una zona trascurata e sensibile. Tende a segnarsi per postura, sole, profumo messo in fretta. Per anni ho pensato che servisse solo un siero costoso. Poi ho capito che la costanza vale più dell’etichetta e che alcune miscele semplici, se preparate e usate bene, possono dare alla pelle quello che chiede davvero. Idratazione misurata. Massaggio regolare. Protezione quotidiana. Tutto qui. Sembra poco. Funziona perché è realistico.
Ti racconto una routine che uso quando sento la pelle del collo più secca e sottile del solito. Comincio dalla materia prima perché è qui che si gioca metà del risultato. Scelgo una carota soda e la lavo bene. Tolgo la buccia solo se rovinata. La grattugio fine. La consistenza deve essere umida e minuta così rilascia i pigmenti in modo uniforme. Prendo poi un’arancia non trattata e la lavo con attenzione.
Carota, arancia e alloro: la formula più semplice che rigenera
Passo un velo di bicarbonato e risciacquo bene. La scorza è la parte che useremo. La grattugio sottile senza arrivare al bianco amaro. Le foglie di alloro le sminuzzo con le forbici. Metto tutto in un barattolo pulito e asciutto. Copro con olio d’oliva leggero. Meglio una varietà dal sapore neutro. L’olio deve superare gli ingredienti di un dito. Chiudo il barattolo e preparo un bagnomaria a calore dolce.
Un canovaccio sul fondo della pentola evita urti. Porto l’acqua a fremito e lascio andare piano per venti minuti. Mescolo ogni tanto. Spengo e lascio raffreddare. Quando il barattolo è tiepido filtro con garza fitta. Ottengo un olio ambrato e profumato. Lo travaso in vetro scuro. Lo conservo in frigorifero e lo uso entro tre settimane. Prima di ogni applicazione faccio una prova localizzata dietro l’orecchio. Se la pelle è reattiva evito. Se prude o arrossa sospendo. Questo vale sempre, natura non significa automaticamente tollerabile.

L’applicazione è semplice ma va fatta con cura. La sera, su pelle pulita e asciutta, scaldo due o tre gocce tra i palmi. Distribuisco sul collo con movimenti lenti. Dal centro verso l’esterno. Dal basso verso l’alto. Evito di tirare. Uso i polpastrelli per piccoli cerchi laterali dove si accumula tensione. Arrivo fino al décolleté. Resto lì per un minuto e lascio assorbire. Se la pelle è molto secca aggiungo una goccia alla crema abituale. .
Parliamo di aspettative. Le rughe sono parte del volto e del corpo e non vanno demonizzate. Quello che possiamo fare è migliorare la qualità della pelle che le ospita. Idratazione di superficie e di barriera. Leggera stimolazione del microcircolo con il massaggio.
Una nota sulla sicurezza che tengo sempre in alto. Agrumi e sole non sono amici. Anche se la scorza è filtrata evita l’uso di oli profumati di giorno se ti esponi. Se hai pelle sensibile, dermatite rosacea, gravidanza o patologie cutanee parla con il medico prima di provare qualsiasi miscela.
Chiudo con il punto che per me fa la differenza. La costanza. Due minuti la sera sono sostenibili. Diventano un piccolo rituale che rimette insieme mente e corpo dopo una giornata lunga. Il collo non diventa quello di vent’anni, certo, ma diventa il tuo collo migliore possibile oggi. Ed è già molto.
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