Come pulire pennelli e spugnette del trucco: il metodo delle influencer non sbaglia mai

Chi usa il make up ogni giorno conosce bene il lato nascosto della bellezza. Non parlo di occhiaie o brufoletti, ma di pennelli e spugnette che diventano in fretta un campo di battaglia.
Ogni prodotto, dal fondotinta più leggero al rossetto più pigmentato, lascia tracce che con il tempo si accumulano. Ci si ritrova così a chiedersi se davvero si stia facendo un favore alla pelle oppure se non si stia solo stendendo uno strato di batteri insieme al colore. Eppure, nonostante tutti ne parlino, la manutenzione rimane sempre quella cosa rimandata di settimana in settimana. Un po’ per pigrizia, un po’ per il timore che lavaggi troppo frequenti possano rovinare gli strumenti.
E qui entrano in gioco le voci più ascoltate del web, quelle che non hanno paura di mostrare la realtà del proprio beauty case. Tra queste c’è Marianna Zambenedetti, che in un suo video ha affrontato il tema con una schiettezza che rassicura e allo stesso tempo mette ordine. Il punto non è inventarsi procedimenti strani o spendere cifre folli in prodotti dedicati, ma trasformare la pulizia dei pennelli in un gesto naturale come struccarsi la sera. Chi la segue sa che i suoi pennelli hanno più di dieci anni e sembrano ancora nuovi, e già questo basterebbe per farci capire che il metodo funziona davvero.
La routine quotidiana che salva pennelli e pelle: come fare
Il metodo di Marianna parte da un concetto chiaro: la pulizia quotidiana fa la differenza. Dopo essersi truccata, prende un detergente specifico per pennelli, lo spruzza su un fazzoletto e scarica il colore fino a quando le setole tornano chiare. È un’operazione veloce che richiede pochi minuti ma evita accumuli di prodotto e permette di riutilizzare subito i pennelli piccoli. Con quelli grandi serve più pazienza, perché asciugano lentamente, e per questo conviene farlo la sera. La costanza, però, ripaga in termini di freschezza e durata.
Oltre alla pulizia rapida c’è quella più profonda, che Marianna chiama il “bagnetto”. Ogni due o tre settimane mette i pennelli in immersione in acqua e sapone delicato, di solito il classico di Marsiglia. Senza forzare troppo le setole, lascia che il colore si disperda da solo, poi tampona e asciuga con cura. La regola è semplice: mai piegare le setole, sempre mantenerle nella loro forma naturale. Per questo consiglia di appoggiarli in orizzontale su un asciugamano, girandoli di tanto in tanto finché non sono asciutti. Può sembrare un lavoro lungo, ma è l’unico modo per non rovinarli.
Dal lavaggio profondo agli strumenti giusti: i segreti delle influencer
Un passaggio interessante riguarda le fibre. Spesso si pensa che i pennelli naturali siano sempre migliori, ma oggi anche i sintetici offrono qualità altissima e vantaggi pratici. Marianna stessa dice che molti dei suoi preferiti per il fondotinta sono sintetici e che reagiscono benissimo al lavaggio. Alcune setole, soprattutto quelle bianche, tendono a rimanere leggermente macchiate nonostante siano perfettamente pulite. È normale e non significa che il pennello non sia igienizzato.
Un altro strumento utile sono i tappetini o i guanti in silicone con le piccole scanalature. Permettono di strofinare delicatamente le setole in modo uniforme, migliorando la pulizia senza rischiare di rovinare la fibra. Marianna li usa insieme al sapone e li considera perfetti per chi ha molti pennelli da lavare in poco tempo. La regola resta sempre quella di muovere il pennello su e giù e non in tondo, per non aprire le setole. È un gesto quasi automatico, ma cambia davvero la durata dello strumento.
Non mancano accorgimenti extra. In periodi particolari, come quando si ricomincia a lavorare in studio o si usano i pennelli su più persone, Marianna preferisce aggiungere igienizzanti più forti. Li spruzza abbondantemente dopo la pulizia per una sicurezza totale. Sconsiglia invece metodi drastici come la benzina rettificata, troppo aggressiva e seccante. Anche le spugnette meritano attenzione: lavarle regolarmente con acqua e sapone di Marsiglia è indispensabile, perché assorbono il prodotto in profondità e diventano un terreno ideale per i batteri se usate umide.
Alla fine, la filosofia è semplice: i pennelli sono un investimento e come tale vanno protetti. Un lavaggio fatto bene permette loro di durare dieci anni e oltre.
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