Come Siram Veolia vuole diventare protagonista del biometano in Italia

Agosto 30, 2025 - 11:30
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Come Siram Veolia vuole diventare protagonista del biometano in Italia

Articolo tratto dal numero di agosto 2025 di Forbes Italia. Abbonati!

Siram Veolia, realtà attiva in Italia al fianco di clienti pubblici e privati nel percorso di decarbonizzazione, attraverso interventi di efficientamento energetico e produzione locale di energie rinnovabili, sta potenziando il proprio impegno nella trasformazione ecologica mediante un piano strategico all’avanguardia, focalizzato sulla digitalizzazione e sullo sviluppo delle energie rinnovabili, con particolare attenzione alla produzione di biometano.

La società, presente in Italia da quasi 100 anni, con oltre 3.400 professionisti distribuiti su 130 presidi, prevede l’acquisizione e la gestione diretta di impianti di biometano, per integrare sempre più le rinnovabili nel proprio core business. Parte del gruppo multinazionale Veolia, attivo nei servizi ambientali con 215mila dipendenti in 56 paesi, Siram Veolia, con un fatturato di 962 milioni di euro nel 2024, ha contribuito nell’ultimo anno a evitare l’emissione di oltre 111mila tonnellate di CO2, grazie a interventi di efficientamento energetico su 13mila edifici pubblici e 150 siti industriali. Gestisce inoltre circa 250 impianti di depurazione acque e ha effettuato l’intermediazione su oltre 34mila tonnellate di rifiuti speciali.

Puntare sul biometano

La scelta di puntare sul biometano è parte del piano strategico Green Up 24/27, che prevede di aumentare la produzione di energie rinnovabili in Italia e la riduzione del 50% delle emissioni di CO2 entro il 2032. Il biometano è una risorsa fondamentale non solo per la sua capacità di sostituire gas fossili, ma anche per il valore aggiunto che crea nel processo di valorizzazione dei rifiuti organici, con ricadute positive sulla sostenibilità ambientale e sull’economia locale.

“In attuazione del piano strategico aziendale Green Up 24/27, che stabilisce l’obiettivo di raggiungere il 10% di energia venduta da fonti rinnovabili, perseguiamo la decarbonizzazione dei consumi termici mediante l’implementazione del biometano, riducendo la dipendenza dal gas fossile”, spiega Paolo Rossi, direttore operation, acquisti di Siram Veolia. L’ambizione di Siram Veolia è realizzare e acquisire quattro impianti di biometano entro il 2027, con una capacità produttiva totale di 12 milioni di metri cubi annui, in grado di coprire fino al 10% del fabbisogno energetico dei clienti serviti dalla rete del gruppo. Questo traguardo rappresenta solo una prima tappa verso la costituzione di un portafoglio di circa 20 impianti distribuiti sul territorio nazionale.

“Questo approccio è perfettamente coerente con il Piano nazionale integrato per l’energia e il clima, che prevede un contributo importante del biometano alla sicurezza energetica del Paese e alla decarbonizzazione, oltre a rappresentare una fonte di reddito per il comparto agricolo”, dice Rossi. “Vogliamo farci trovare pronti con una risposta industriale solida e scalabile”.

Il percorso

L’ingresso ufficiale di Siram Veolia nel biometano è avvenuto con l’acquisizione del 100% di Le Ghiande Energy, proprietaria di un impianto a Sant’Angelo Lodigiano (Lodi). Siram Veolia è entrata nel settore con un piano a lungo termine che prevede la realizzazione e l’acquisizione di ulteriori impianti, facendo leva sulle competenze del gruppo Veolia, che ha esperienza nella gestione di numerosi siti di biometano in Francia e nell’Europa centrale.

Per garantire una crescita stabile e sostenibile del settore, Siram Veolia sottolinea l’importanza di un quadro normativo chiaro e duraturo, con incentivi stabili che favoriscano gli investimenti. Fondamentali sono anche meccanismi di mercato, come le Garanzie d’origine per il biometano, che ne riconoscano il valore ambientale e ne incentivino la produzione.

L’azienda si prepara a investire puntando a consolidare la propria presenza in un mercato che vede un crescente interesse anche da parte di fondi di investimento, ma che necessita di interlocutori industriali capaci di offrire continuità e competenza operativa.

“Ci presentiamo in questo mercato, oggi frequentato anche da molti fondi di investimento, come player industriale solido e capace di garantire gestione, integrazione e continuità operativa”, prosegue Rossi. “In Italia oggi la produzione è ancora frammentata, specie nel segmento agricolo, e in quello degli scarti industriali, per noi di grande interesse. Un soggetto industriale aggregatore può dare una spinta decisiva allo sviluppo del settore, anche in vista del progressivo esaurimento dei fondi del Pnrr nel 2026”.

L’articolo Come Siram Veolia vuole diventare protagonista del biometano in Italia è tratto da Forbes Italia.

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