Con 4 progetti selezionati c’è anche l’Italia nel sostegno UE a tecnologie a emissioni zero

Novembre 3, 2025 - 18:00
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Con 4 progetti selezionati c’è anche l’Italia nel sostegno UE a tecnologie a emissioni zero

Bruxelles – Produzione di cemento senza emissioni di carbonio, riciclo chimico a zero emissioni, riscaldamento residenziale con energia da fonti rinnovabili, stoccaggio di energia geotermica: sono quattro i progetti dell’Italia selezionati oggi (3 novembre) dalla Commissione europea per il finanziamento di progetti tecnologici puliti. L’esecutivo comunitario ha selezionato un totale di 61 progetti verdi, sostenuti con 2,9 miliardi di euro, e nella lista si contano quattro iniziative tutte tricolori per la sostenibilità.

In Lombardia il cementificio Rezzato-Mazzano, nel bresciano, il progetto DREAM mira a realizzare per la prima volta in Italia un sistema di cattura e stoccaggio del carbonio (CCS) su larga scala per produrre cemento. La CO2 catturata verrà trasportata tramite gasdotto a un giacimento di gas esaurito in Italia per lo stoccaggio permanente. Il progetto, secondo la Commissione europea, renderà economicamente vantaggioso e conveniente l’attività in materia di CCS e, nel rendere sostenibile la produzione di cemento per le località interne, “promuoverà il quadro normativo per la CCS in Italia”.

In Piemonte l’azienda ReNova mira a lanciare in Italia il primo impianto europeo su scala industriale che utilizzi una tecnologia di riciclo chimico a zero emissioni di gas serra, che converte i rifiuti di poliestere in monomeri puri, con la capacità aggiuntiva di trattare i rifiuti di imballaggio in polietilene tereftalato (PET). Il progetto rappresenterà la prima commercializzazione della tecnologia ChemPET su scala industriale, permettendo quindi di convertire la plastica in PET di alta qualità, resina poi utilizzata per bottiglie, contenitori alimentari, fibre e isolanti .Il progetto ReNova ChemPET propone un processo innovativo, che riduce la dipendenza da materiali vergini e promuove un’economia circolare.

Terzo progetto italiano selezionato dalla Commissione europea per la sostenibilità in Italia quello di H2EAT, che industrializzerà un sistema di riscaldamento residenziale a zero emissioni basato sulla combustione catalitica di idrogeno senza fiamma, avviando una linea di produzione dedicata per la produzione di una caldaia murale a idrogeno da 25 kW in Italia. ​​L’innovazione del progetto sta nella speciale caldaia, che funziona tramite una reazione catalitica a bassa temperatura ed elimina le emissioni di anidride carbonica (CO2) e ossidi di azoto (NOx), combinando il preriscaldamento dell’aria, il ricircolo dei gas di scarico e l’iniezione diretta di idrogeno per offrire un riscaldamento con una miscela di idrogeno e aria non infiammabile a pressioni allineate alle reti di distribuzione del gas esistenti.

Infine il progetto GESIIS per il riscaldamento da fonti rinnovabili attraverso l’accumulo di energia stagionale attraverso un sistema di accumulo di energia termica da acquifero ad alta temperatura e una pompa di calore di grandi dimensioni, il tutto coordinato tramite una piattaforma digitale gemella per l’ottimizzazione in tempo reale e la manutenzione predittiva.

Nessun ammontare è stato ancora stabilito. Tutte le imprese al centro della selezione dovranno ora definire in dettaglio i progetti, e solo per la fine della prima metà del 2026 sarà possibile avere un quadro dettagliato dei finanziamenti europei e delle tempistiche di realizzazione. Intanto il sistema Italia si prende le congratulazioni di Wopke Hoekstra, commissario per il Clima e la crescita pulita. “La selezione odierna dimostra che l’Europa sta trasformando le sue ambizioni climatiche in realtà industriale”, e al tempo stesso “la risposta a questo appello dimostra la forza dei nostri innovatori e la determinazione delle nostre aziende a guidare la corsa globale verso tecnologie a zero emissioni nette”. 

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia