Debris killer: ecco il sensore che anticipa gli impatti in orbita
I frammenti che orbitano attorno alla Terra sono ormai uno dei maggiori problemi per le agenzie spaziali e per le aziende che operano nel settore satellitare. Oggetti di ogni dimensione, nati da collisioni, test missilistici o guasti di vecchie missioni, continuano a viaggiare a velocità elevatissime intorno al nostro pianeta, trasformando l’orbita terrestre in un ambiente a rischio crescente. Anche frammenti di pochi millimetri, infatti, possono compromettere strumenti delicati o perforare pannelli, mettendo in pericolo intere missioni.
In questo contesto, il Southwest Research Institute (SwRI) ha sviluppato un nuovo sistema di rilevamento capace di registrare e analizzare gli impatti da micrometeoriti e detriti orbitali (MMOD). La novità consiste non solo nell’individuare il momento dell’impatto, ma anche nel ricostruire informazioni cruciali come velocità, dimensione e composizione del frammento che ha colpito la superficie del veicolo spaziale.
Il dispositivo, pensato come un pannello che può essere integrato direttamente nella struttura di un satellite o montato all’esterno, combina sensori avanzati con software di analisi.
CLICCA QUI PER CONTINUARE A LEGGERE
Qual è la tua reazione?






