FameLab 2025: il primo talent per divulgatori
«40Hz è il bpm perfetto del cervello», garantisce Giorgia Francesca Scaramuzzi, dottoranda in neuroscienze applicate all'Università degli Studi di Bari e vincitrice di FameLab 2025, il primo talent per divulgatori scientifici, organizzato da Psiquadro in collaborazione con il Cheltenham Science Festival. 15 concorrenti, tra ricercatori e assegnisti in diversi atenei italiani, si sfidano in una sorta di gara di comunicazione che ha una regola precisa: l'intervento non può superare i tre minuti. Pena, il canto del gallo! Sì, un gallo, ma lo vedremo dopo.. Sono specializzati in ambiti che spaziano dall'oncologia all'astrofisica, passando per l'ingegneria ambientale. E puntano alla finale internazionale che si terrà a novembre al CERN di Ginevra. Quest'anno ha contribuito anche Focus, sedendo tra le fila della giuria assieme a Costanza Miliani, Direttrice dell'Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale (ISPC) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), e Nicola Ciccoli, che dirige il Laboratorio di Comunicazione della Matematica dell'Università di Perugia.. Cos'è FameLab. Potremmo dire che FameLab è una competizione di comunicazione della scienza che si tiene in 30 paesi del mondo. Ma passeggiando dietro le quinte del Teatro del Pavone di Perugia, dove si è disputata la finale italiana, ci si rende conto che è anche molto altro, come tutti i luoghi in cui persone accomunate dalla stessa passione si incontrano.. È un'occasione in cui fare squadra e scambiarsi idee, nonostante si viva costantemente immersi in un mondo altamente competitivo, come scrive una delle partecipanti su Instagram. Dove si può passeggiare per i corridoi ripetendo parole e gesti del proprio intervento, senza sembrare impazziti. Dove si affinano altre competenze, quelle della comunicazione e della divulgazione appunto, oltre alla propria materia di studio.. I finalisti di FameLab Italia 2025. Giorgia Francesca Scaramuzzi ha dunque vinto portando una ricerca sull'uso della stimolazione cerebrale multisensoriale per contrastare malattie neurodegenerative, come l'Alzheimer. Ha paragonato questa tecnica a un dj che entra in una discoteca un po' disordinata e riporta tutte le persone in pista a muoversi allo stesso ritmo. O, per essere più precisi, le onde cerebrali a oscillare alla stessa frequenza: i famosi 40Hz di cui parlavamo all'inizio.. Al secondo posto, Arshia Ruina, assegnista in fisica delle particelle, che partendo da un sondaggio interattivo sulle nostre vacanze, si è garantita l'attenzione del pubblico nella spiegazione dell'attività di giganteschi telescopi che catturano le immagini dei raggi gamma in arrivo dallo spazio.. Terzo classificato, infine, Michele Fogliardi, dottorando in astrofisica. Immaginandola come una rete composta da tantissime scimmie (88 milioni, per l'esattezza), ha raccontato come si alleni un'intelligenza artificiale al riconoscimento di una lente gravitazionale e a capire se sia o meno il segnale della presenza di una galassia. «È come cercare una formica in uno stadio», ha riassunto.. Il premio del pubblico. Il premio del pubblico è andato invece a Filippo Fazzino, ricercatore in ingegneria sanitaria-ambientale all'Università di Catania. Il suo ambito di ricerca è il trattamento delle acque reflue domestiche o, come dice lui, «la trasformazione dell'acqua in acqua». Si occupa quindi di testare tecniche di filtraggio e pulizia per eliminare i cosiddetti contaminanti emergenti come i residui di farmaci, le microplastiche e i Pfas.. E il pollo? Sì, come quarto giurato c'era lui, un pollo di gomma, la mascotte di FameLab Italia. Suonava, cioè veniva suonato dalla giuria, allo scadere dei tre minuti ed era inflessibile: chiunque fosse sul palco, doveva concludere il suo intervento. Per la verità, tutti (o quasi) sono rientrati perfettamente nei tempi. E ora i primi tre classificati verranno a trovarci nelle giornate del Focus Live 2025, dal 7 al 9 novembre..
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