Femminicidio di Giulia Cecchettin, per Turetta non ci sarà un processo d’appello: l’ergastolo diventa definitivo

Novembre 7, 2025 - 11:00
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Femminicidio di Giulia Cecchettin, per Turetta non ci sarà un processo d’appello: l’ergastolo diventa definitivo

Si è chiusa la vicenda processuale riguardante Filippo Turetta. La Procura generale di Venezia ha rinunciato al ricorso presentato dalla procura contro la mancata attribuzione delle aggravanti della crudeltà e degli atti persecutori nella condanna all’ergastolo di Turetta, detenuto nel carcere Montorio di Verona per il femminicidio di Giulia Cecchettin.

La studentessa universitaria 22enne venne uccisa dall’ex fidanzato l’11 novembre del 2023: Turetta aveva nascosto il corpo poi era scappato in una zona montuosa nei pressi del largo di Barcis ed era poi scappato in auto in Germania, dove era stato arrestato. Dal 25 novembre si trova recluso in carcere a Verona e il 3 dicembre 2024 era stato condannato in primo grado all’ergastolo per omicidio volontario con la sola aggravante della premeditazione.

Proprio le aggravanti furono la questione più dibattuta nell’ambito del processo di primo grado, con la contestata decisione dei giudici in Corte d’Assise di escludere le aggravanti di atti persecutori e di crudeltà. In particolare le motivazioni della sentenza di primo grado aveva escluso lo stalking perché nella loro valutazione Giulia Cecchettin, prima della sua uccisione, non era in stato di ansia per i comportamenti di Turetta. La seconda aggravante, la crudeltà, era stata esclusa perché i giudici non avevano potuto stabilire con certezza e al di là di ogni ragionevole dubbio che Turetta volesse infliggere a Cecchettin sofferenze aggiuntive, oltre a ucciderla.

L’ergastolo per Turetta dovrebbe diventare effettivo e definitivo il 14 novembre, quando era prevista la prima udienza del processo d’appello. In quell’occasione sarà invece formalizzata la rinuncia e la sentenza di primo grado diventerà definitiva, senza passare dalla Cassazione.

Lo scorso mese Turetta aveva annunciato la volontà di rinunciare al processo d’Appello, previsto il 14 novembre, con una lettera inviata agli ufficiali giudiziari di Venezia interessati alla sua vicenda processuale. Nella missiva Turetta, oggi 24enne, parlava di “sincero pentimento” per l’omicidio, per cui intende “dimostrare che non sto cercando sconti di pena”.

A settembre Turetta era stato aggredito in carcere da un altro detenuto, che lo aveva colpito con un pugno. L’aggressore, un 55enne in carcere per scontare una pena definitiva all’ergastolo per omicidio e tentato omicidio, alcuni giorni prima dei fatti aveva espresso disappunto per la presenza di Turetta tra i detenuti della sua sezione.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia