Forestrike Recensione

Un paese messo in ginocchio dall'influenza di un malvagio ammiraglio che ha messo sotto scacco l'imperatore. Un giovane artista marziale parte per un lungo viaggio allo scopo di risolvere il problema e restituire la serenità al paese. Questa, sostanzialmente, è la premessa narrativa di Forestrike.
Il nuovo titolo di Skeleton Crew Studio edito da Devolver Digital, da sempre fucina di produzioni indipendenti tanto stravaganti quanto apprezzati, si pone essenzialmente come un roguelite con elementi tipici di un beat 'em up, ma senza il classico scorrimento orizzontale che di solito caratterizza quest'ultima tipologia di giochi.
Un connubio unico e interessante, se considero almeno i roguelike/roguelite ai quali ho avuto modo di giocare nel corso degli anni. Diciamo che fino adesso posso dire che Slay the Spire rimane tra i migliori del genere, un po' perché il senso di ripetitività delle azioni, solitamente presente nei roguelike, l'ho avvertito meno del previsto qui.
Forestrike Recensione - Un viaggio tra arti marziali e botte da orbi
Forestrike è di tutt'altra pasta rispetto a Slay the Spire appena citato. Non c'è un mazzo di carte da costruire e una guglia da scalare. Solo un lottatore marziale (di nome Yu), cinque maestri da cui imparare altrettante arti del combattimento, e una pletora di energumeni che ci ostacolano il cammino verso la salvezza dell'imperatore. Il tutto arricchito da un ingrediente segreto: la Preveggenza, un prezioso alleato di Yu per pianificare la strategia da usare nei livelli.Un appunto importante
Prima di tuffarci nel cuore dell'articolo, vorrei esporre una doverosissima premessa: questa sarà una recensione senza un voto vero e proprio. Il motivo per cui ho preferito non inserire una valutazione numerica finale è da ricondurre, purtroppo, a un problema di natura tecnica che ha influito in negativo l'esperienza di Forestrike (vi spiegherò alla fine i dettagli in merito). Personalmente parlando si tratta di uno dei casi in cui avrei dato due valutazioni distinte, dove un gioco comunque piacevole nel gameplay si scontra con un comparto tecnico da rivedere. Nell'attesa che lo studio sistemi quanto deve, come è sembrato Forestrike pad alla mano? [caption id="attachment_1110599" align="aligncenter" width="1200"]
Yu, il protagonista di Forestrike, pronto a salvare il paese e l'imperatore[/caption]
Prima la riflessione, poi l'azione
Senza entrare troppo nel vivo della storia che, come anticipato in apertura, si fonda semplicemente sul viaggio di un lottatore intento a salvare il paese e l'imperatore, con qualche interazione con i cinque maestri che allargano in modo sensibile la sua dimensione narrativa, il sistema di gioco di Forestrike attinge a pieni voti a quello di un roguelite-picchiaduro. La progressione si svolge su quattro aree principali, ciascuna con un percorso generato in via casuale e la cui ultima tappa è una sfida boss, eccezion fatta per la terza area. Bisogna superare tutte le tappe di tale percorso affinché si arrivi al combattimento finale, altrimenti la sconfitta conduce i giocatori e giocatrici alla morte permanente ricominciando da capo, esattamente al pari di un roguelike/roguelite. Mano a mano che si progredisce nelle aree percorrendo l'arte di un maestro scelta all'inizio della partita, si sbloccheranno in seguito nuove arti che danno accesso a differenti stili di lotta, quindi a nuove abilità e tecniche da apprendere. In Forestrike la crescita di Yu comincia da Talgun, il maestro dell'arte della foglia, e mano a mano imparerà a conoscere gli altri maestri. Al completamento di ogni tappa si ottengono le monete d'oro, essenziali ai fini degli acquisti nei punti di ristoro presenti lungo il percorso. Qui si possono comprare oggetti, cure e altre cose utili alla progressione e al miglioramento delle caratteristiche di lotta di Yu. A volte, le tappe donano ricompense aggiuntive dopo una vittoria, tra nuove abilità passive, potenziamento delle stesse già assimilate, tecniche di lotta e tant'altro. [caption id="attachment_1110600" align="aligncenter" width="1200"]
Yu in cammino nella prima ambientazione di Forestrike[/caption]
A mani estremi...
A proposito del sistema di combattimento, in Forestrike ci troviamo meccaniche tipiche di un picchiaduro 2D con i nemici da battere ma senza lo scorrimento orizzontale caratteristico dei beat 'em up. Yu ha accesso a una moltitudine di oggetti, tecniche e abilità, alcuni dei quali da sbloccare terminando ogni partita, così che possano capitare in via casuale nella scelta della ricompensa o nei punti di ristoro. Non ci sono parametri da tenere conto, se non quello della salute costituita da un certo numero di tacche. Inoltre abbiamo dei segnalini indicanti il quantitativo di armatura che assorbe un certo numero di colpi, il numero di schivate disponibili e il numero di tecniche speciali eseguibili in combattimento. C'è una discreta varietà di nemici generici divisi per fisionomia e caratteristiche combattive, ciascuno capace di impensierire Yu se presi troppo sottogamba. E qui conta tanto l'attenzione alle animazioni e alla tempistica nell'esecuzione degli attacchi, perché ci vuole davvero poco per andare subito KO. Tuttavia, esiste il fuoco amico, che Yu può saggiamente sfruttare a suo vantaggio, ad esempio se è costretto a schivare la carica di un nemico partito a razzo costringendolo a colpire involontariamente un suo alleato. Ci sono diversi modi e sta a voi comprendere come e quando causare un fuoco amico in base alla disposizione e al tipo di nemici.... estremi rimedi!
Il vero elemento chiave di Forestrike è rappresentato dalla Preveggenza, che nel complesso, pur non risultando sbalorditiva, mi è sembrato un'implementazione piuttosto interessante all'interno di un'impalcatura roguelite/roguelike. Si tratta di un'abilità speciale che consente a Yu di affrontare i nemici "nella sua testa" prima di procedere alla vera azione. Tanto per intenderci, vedete tale abilità una sorta di esercitazione senza conseguenze, di un'opzione aggiuntiva per pianificare la strategia migliore in quello scontro, in modo da ridurre il più possibile allo zero la perdita delle tacche di salute quando si entra nel combattimento reale. In un certo senso, il gameplay di Forestrike premia la metodicità, non la forza bruta. Avvantaggia la pazienza, non l'impulsività. Per alcuni la Preveggenza potrebbe essere un elemento che facilita all'estremo la difficoltà di gioco. Ma se la osserviamo da un'altra angolazione (tanto per citare una frase ricorrente in Bye Sweet Carole), essa potrebbe anche essere vista come un'opzione di accessibilità a chi non mastica i roguelite. Tuttavia, affermare questa cosa non è sempre vera. La Preveggenza offre sì una grossa mano ai giocatori e giocatrici. Ciò che conta però è l'esito dello scontro reale. Può capitare di sbagliare un azione subendo le ovvie conseguenze, ad esempio a causa di una tempistica sbagliata di un azione o l'esecuzione di una mossa non idonea al contesto (mi è successo alcune volte, per dire). Ma può anche accadere il contrario, cioè fare meglio di quanto svolto durante la Preveggenza (anche qui successo varie volte). [caption id="attachment_1110601" align="aligncenter" width="1200"]
In Forestrike i combattimenti sono fatti di calci, pugni...... e oggetti![/caption]
Nostalgia in pixel e una buca non trascurabile
Il comparto visivo di Forestrike non è male nel suo stile retrò in pixel art. Gli ambienti del gioco sono realizzati piuttosto bene e non risultano mai statici, grazie agli oggetti in movimento e gli effetti meteorologici (come il vento e la pioggia) visibili a schermo. Se pensiamo alle numerose azioni e alle mosse e abilità assimilabili da Yu attraverso le cinque arti dei suoi maestri, oltre agli attacchi dei nemici, riuscire a realizzare tante animazioni diverse facendo leva su quello stile non credo sia stato così facile. Ma gli sviluppatori non hanno arretrato il passo su tale aspetto, riuscendo a restituire una resa finale degna di nota. Buona la colonna sonora contestuale alle atmosfere dell'Estremo Oriente di secoli indietro, anche se a livello generale i brani proposti non lasciano spazi di memorabilità in grado di catturare il vostro orecchio. Per dire, la classica frase "questa musica me l'ascolto volentieri fuori dal gioco" non farà alcuna presa. Arriviamo ora alla nota dolente accennata all'inizio della recensione, il comparto tecnico. In questo caso parlo della versione di Forestrike testata su Nintendo Switch 1 (non so se la situazione sia analoga su Steam) e durante la prova mi sono imbattuto in una serie di crash fastidiosi che hanno penalizzato in larga parte l'esperienza di gioco, con risultati a volte dannosi ai progressi compiuti. Inoltre è capitato di avere dei rallentamenti ad effetto continuo quando utilizzo più volte la Preveggenza durante lo svolgimento dei combattimenti, per poi sparire completamente tornando a un giusto grado di fluidità. L'impressione è chiaramente quella di un'ottimizzazione non soddisfacente, il ché per un titolo non complesso sotto il profilo grafico rappresenta una grossa anomalia. È un vero peccato questo, alla luce di un prodotto che, vuoi anche per il rapporto con il prezzo piuttosto modesto, appare dignitoso. Come spesso succede in casi del genere, la speranza è riposta in un rilascio di una patch il giorno del lancio di Forestrike che vada a migliorare l'ottimizzazione generale, così da dare al pubblico un'esperienza pulita il più possibile. https://www.youtube.com/watch?v=hdWREMaGhJoConclusione
Forestrike è sicuramente un peculiare roguelite beat 'em up dove a vincere è la riflessione, l'essere metodici prima del combattimento reale grazie a un elemento di gameplay (la Preveggenza) dall'idea semplice quanto funzionale. Come prevedibile, alla lunga la ripetitività tipica del genere si sente, mentre l'asciuttezza delle componenti parametriche rendono il gioco adatto a chi non piace avere troppi valori da tenere a mente. La storia funge solo da sfondo allo scheletro ludico del titolo di Skeleton Crew Studio, per quanto l'interazione con i cinque maestri di Yu dia i suoi piccoli spunti, con l'unica aggravante della mancanza della localizzazione italiana. Da apprezzare lo stile artistico in pixel art, che restituisce un colpo d'occhio piacevole e nostalgico. Purtroppo il vero problema riscontrato nella prova di Forestrike è la frequenza dei crash che hanno reso l'esperienza non gradevole, compromettendo i progressi compiuti nella maggior parte dei casi. Confido negli sviluppatori il rilascio di una patch che possa tamponare il tutto, ma per il momento, dovessi dare adesso un voto a Forestrike, considerato soprattutto gli aspetti tecnici, sarebbe distante dalla sufficienza abbondante che avrebbe meritato. [Forestrike arriva il 17 novembre 2025 su Nintendo Switch 1 tramite eShop (in retrocompatibilità su Nintendo Switch 2) e su PC tramite Steam. Prima di valutare l'acquisto, potete provare la demo del gioco disponibile su entrambe le piattaforme]L'articolo Forestrike Recensione proviene da GameSource.
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