Fuga romantica in autunno, alla scoperta dei 5 borghi più belli d’Italia: panorami mozzafiato e atmosfere uniche

Settembre 30, 2025 - 10:30
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Fuga romantica in autunno, alla scoperta dei 5 borghi più belli d’Italia: panorami mozzafiato e atmosfere uniche

Lontano dal chiasso della vita digitale, l’Italia custodisce piccoli gioielli nascosti dove la connessione internet è assente o quasi.

Sono i micro-borghi, spesso poco popolati o addirittura abbandonati, che permettono di riconnettersi con la natura, con se stessi e con un tempo scandito dal ritmo lento dell’autunno e delle tradizioni.

Qui, la tecnologia cede il passo al silenzio, alla contemplazione e alla riscoperta di antichi saperi. Ecco alcune delle mete più suggestive per una fuga senza linea.

Le mete migliori in giro per l’Italia

Lollove, Sardegna: il borgo sospeso nel tempo tra leggende e silenzi

Nel cuore della Sardegna, a circa 15 chilometri da Nuoro, sorge Lollove, una frazione con appena una ventina di abitanti che incarna l’essenza del borgo rurale medievale. Qui la connessione internet è inesistente, e anche il segnale telefonico è praticamente assente, creando un’isolamento che amplifica la magia di questo luogo quasi fuori dal tempo.

Lollove conserva case in pietra con tetti a spiovente e vecchi camini, strade acciottolate e una chiesetta tardo-gotica dedicata a Santa Maria Maddalena, ampliata da un antico monastero di monache francescane. La storia e la leggenda si intrecciano in modo suggestivo: si narra che il borgo sia stato colpito da una maledizione lanciata da monache esiliate, condannando Lollove a rimanere piccolo e immutabile, come “acqua del mare che non cresce né muore”.

Oggi, Lollove è meta di chi desidera immergersi in un’atmosfera di silenzio e mistero, lontano dalla frenesia digitale. Nel corso dell’anno, il borgo si anima in occasione delle feste patronali dedicate a Santa Maria Maddalena, a San Biagio e ad altri santi, che richiamano pellegrini e visitatori attenti all’autenticità culturale. L’assenza di servizi commerciali e pubblici, così come la scarsità di abitanti, non impediscono a Lollove di essere un rifugio prezioso per chi cerca un’esperienza di digital detox totale, arricchita dalle tradizioni enogastronomiche locali e dall’arte della panificazione.

Spostandoci in Abruzzo, nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, si trova Laturo, un borgo abbandonato situato a 820 metri
Laturo, Abruzzo: il borgo senza accesso carrabile tra monti e sentieri (www.blitzquotidiano.it)

Spostandoci in Abruzzo, nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, si trova Laturo, un borgo abbandonato situato a 820 metri di altitudine nel comune di Valle Castellana. A differenza di molti altri luoghi, Laturo non è raggiungibile in auto: l’unico modo per arrivarci è percorrere sentieri escursionistici immersi in una natura rigogliosa e selvaggia.

Fondato probabilmente tra il XIII e il XIV secolo, Laturo è stato abitato fino agli anni ’70 del secolo scorso, ma l’emigrazione e l’isolamento hanno portato al suo completo abbandono. Tuttavia, negli ultimi anni un gruppo di appassionati e giovani ha iniziato a restaurare alcune case e a riaprire i sentieri, restituendo nuova vita a questo borgo che conserva intatta la sua architettura in pietra arenaria e legno, tipica delle costruzioni longobarde.

Tra le attrazioni di Laturo spiccano le due chiese, tra cui quella dedicata a Sant’Egidio, patrono del paese, con resti che lasciano intuire un’origine medievale più antica di quanto si pensasse. L’assenza totale di rete mobile e internet rende Laturo uno dei pochi luoghi in Italia dove la disconnessione è reale e tangibile. Escursionisti esperti possono raggiungerlo attraverso diversi sentieri, come quelli da Settecerri e Valzo, ma è richiesto un buon orientamento e preparazione, specialmente nei mesi estivi, quando la vegetazione può rendere difficoltoso il cammino.

Tra le mete per il digital detox spicca anche Castelvecchio Calvisio, un piccolo borgo abruzzese situato nel Parco del Gran Sasso, con solo 123 abitanti.
Castelvecchio Calvisio e Acone: autentici rifugi per distaccarsi dal mondo digitale(www.blitzquotidiano.it)

Tra le mete per il digital detox spicca anche Castelvecchio Calvisio, un piccolo borgo abruzzese situato nel Parco del Gran Sasso, con solo 123 abitanti. Qui, lo smartphone si trasforma in uno strumento per immortalare la natura incontaminata, piuttosto che in fonte di distrazione. Il borgo, pur offrendo servizi essenziali come un forno e un bar, mantiene un’atmosfera di quiete e isolamento che permette di distendersi e rigenerarsi.

Non lontano da qui, sulle colline toscane alle pendici di Monte Giovi, si trova Acone, frazione di Pontassieve. Immerso tra uliveti e boschi di querce, Acone è il più piccolo e remoto borgo del comune e rappresenta un rifugio ideale per chi desidera abbandonare la tecnologia e riscoprire la connessione con la natura e con se stessi. Qui, la vita scorre al ritmo lento delle stagioni e della campagna, lontano da ogni forma di distrazione digitale.

Civitacampomarano, Molise: il borgo che si svela solo all’ultimo istante

Infine, in Molise, il borgo di Civitacampomarano si erge su un monte a 520 metri di altitudine, offrendo un’esperienza di digital detox unica. La strada che conduce al borgo è priva di connessione internet già dal percorso e costeggia boschi fitti e curve strette, trasformando il viaggio in un esercizio di presenza e fiducia.

Qui il tempo si dilata, ogni passo va vissuto nel momento presente, lontano da notifiche e schermi. Gli abitanti raccontano che il borgo non si vede fino all’ultimo minuto, e solo chi ha la pazienza e la curiosità di arrivarci ne può apprezzare pienamente il fascino autentico e selvaggio.

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