Perché l’arrivo dell’inverno ci porta a mangiare di più? La spiegazione degli esperti

Novembre 26, 2025 - 13:30
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Perché l’arrivo dell’inverno ci porta a mangiare di più? La spiegazione degli esperti

A fine autunno molte persone notano un aumento della fame, soprattutto nelle ore serali. È una sensazione comune, quasi naturale, che porta a desiderare cibi caldi, ricchi e più calorici. Non si tratta solo di golosità: secondo gli esperti, quando le temperature scendono e le giornate si accorciano, il nostro organismo attraversa una serie di piccoli cambiamenti che influenzano l’appetito.

Il corpo, infatti, interpreta l’arrivo del freddo come un periodo in cui serve più energia. E così, senza rendercene conto, tendiamo a mangiare di più.

Il ruolo della temperatura: perché il corpo chiede più calorie

Uno dei primi fattori che incide sull’appetito è il freddo. Quando le temperature scendono, il corpo ha bisogno di più energia per mantenere stabile la sua temperatura interna.

Questo non significa che dobbiamo aumentare di molto l’apporto calorico, ma il messaggio che riceviamo è chiaro: consumare cibi che diano una sensazione di calore e sazietà.

Ecco perché, con le prime giornate rigide, cresce il desiderio di zuppe, pasta, cioccolata calda e piatti più sostanziosi del solito. Il corpo interpreta questi alimenti come una “scorta energetica” utile ad affrontare il clima più rigido.

La luce che diminuisce e l’effetto sugli ormoni della fame

Il cambio di stagione porta anche a una forte variazione della luce solare. Le giornate più corte influenzano direttamente due ormoni fondamentali:

  • melatonina, che regola il ritmo sonno–veglia

  • serotonina, chiamata anche “ormone del buonumore”

Con meno ore di luce, la melatonina tende ad aumentare e la serotonina a diminuire. Questo squilibrio può incidere sull’umore e indirettamente sull’appetito. La serotonina, infatti, è collegata alla sensazione di benessere e appagamento: quando scende, il corpo cerca modi veloci per compensare, e uno dei più immediati è ricorrere ai carboidrati.

Ecco spiegata la voglia improvvisa di pane, pasta, dolci o snack: il corpo cerca rapidamente la “carica” che gli serve per stabilizzare il tono dell’umore.

Stress, routine e stanchezza: altri fattori che aumentano la fame

Il cambio di stagione non influisce solo sul clima, ma anche sulla routine. Con l’arrivo dell’inverno aumentano stress, impegni, ore al chiuso e, spesso, la stanchezza generale.

Tutti questi elementi modificano alcune abitudini quotidiane: si dorme un po’ meno o peggio, si fa meno attività fisica e si trascorrono più ore seduti.

Alcune persone, per compensare la sensazione di affaticamento, ricorrono al cibo come fonte di energia rapida. Il risultato è un aumento dell’appetito “nervoso” o delle fame improvvise, soprattutto nel tardo pomeriggio o la sera.

Comfort food: perché d’inverno amiamo cibi caldi e avvolgenti

biscotti con tisana in inverno
Comfort food: perché d’inverno amiamo cibi caldi e avvolgenti (blitzquotidiano.it)

Il concetto di comfort food non è soltanto emotivo: ha basi reali. Gli alimenti caldi e saporiti, come zuppe, risotti, pasta al forno o dolci tradizionali, stimolano la produzione di serotonina e dopamina, due sostanze legate al piacere.

In inverno, quando il corpo cerca una maggiore sensazione di protezione, questi cibi diventano più attraenti. Non è un caso se proprio nei mesi freddi si rivalutano le ricette tradizionali, quelle “di casa”, che richiamano calore e sicurezza.

Meno attività fisica, più fame “psicologica”

Con il freddo molti riducono il movimento: più tempo in casa, meno passeggiate, meno sport. Questa diminuzione può avere un effetto paradossale.

Muoverti meno non significa automaticamente meno fame. Anzi, a volte accade il contrario: il corpo, percependo una minore attivazione muscolare, aumenta un senso di “vuoto” che porta a cercare cibo per sensazione, non per necessità reale.

Questo tipo di fame è spesso psicologica e cresce soprattutto quando ci si annoia o si passa molto tempo seduti davanti a computer, TV o smartphone.

Il metabolismo cambia? Gli esperti spiegano cosa succede davvero

Una domanda molto comune è: “Il metabolismo rallenta in inverno?”
Gli esperti spiegano che non rallenta in modo significativo, ma cambia il modo in cui il corpo utilizza l’energia.

Quando fa freddo, l’organismo tende a distribuire diversamente le riserve. In particolare:

  • consuma più energia per mantenere la temperatura corporea

  • richiede cibi più ricchi per compensare lo sforzo termico

  • stimola l’appetito per garantire riserve sufficienti durante il giorno

Non si tratta quindi di un rallentamento del metabolismo, ma di una sua riorganizzazione in risposta al clima.

Mangiare di più è normale: cosa dicono gli esperti

Secondo molti nutrizionisti, sentire più fame durante il cambio di stagione è del tutto naturale. Il corpo sta semplicemente rispondendo a un nuovo equilibrio fatto di meno luce, temperature più basse e ritmi quotidiani diversi.

Questa fame aumentata, però, non va demonizzata: può essere gestita con piccoli accorgimenti quotidiani, come scegliere cibi più sazianti, mantenere una buona idratazione e non saltare i pasti.

La cosa più importante è non interpretare l’aumento dell’appetito come un segnale negativo: è una normale reazione fisiologica che molte persone sperimentano ogni anno.

L'articolo Perché l’arrivo dell’inverno ci porta a mangiare di più? La spiegazione degli esperti proviene da Blitz quotidiano.

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