Gaza, firmato l’accordo di pace: liberati tutti gli ostaggi vivi e restituite quattro salme
Israele e Hamas firmano lo storico accordo di pace: liberati tutti gli ostaggi vivi, restituite quattro salme. Cessate il fuoco immediato e ritiro graduale delle truppe israeliane dalla Striscia di Gaza.

Gaza, firmato l’accordo di pace: liberati tutti gli ostaggi vivi, restituite quattro salme
Roma, 14 ottobre 2025. – Israele e Hamas hanno firmato un accordo di pace che prevede la liberazione di tutti gli ostaggi ancora in vita e la restituzione parziale delle salme dei prigionieri deceduti. L’intesa, raggiunta dopo settimane di trattative, è stata mediata da Stati Uniti, Egitto, Qatar e Turchia.
Secondo fonti diplomatiche, Hamas rilascerà venti ostaggi israeliani entro 72 ore dall’entrata in vigore dell’accordo. Israele, in cambio, libererà circa 1.950 prigionieri palestinesi, tra cui 250 condannati all’ergastolo. Le autorità israeliane hanno inoltre confermato la restituzione di quattro corpi di ostaggi deceduti durante la detenzione.
Il testo dell’accordo prevede anche un cessate il fuoco immediato e un ritiro graduale delle truppe israeliane da alcune aree della Striscia di Gaza, sotto la supervisione di osservatori internazionali.
Reazioni contrastanti
In Israele, la notizia della liberazione degli ostaggi vivi è stata accolta con sollievo, ma la restituzione di sole quattro salme ha suscitato dolore e proteste da parte dei familiari delle vittime. In diverse città si sono tenute veglie e momenti di commemorazione.
Hamas ha definito l’accordo “un passo verso la fine dell’occupazione e il riconoscimento dei diritti del popolo palestinese”. Da parte israeliana, il premier ha parlato di “un momento di speranza dopo mesi di guerra e sofferenza”.
La comunità internazionale
Le Nazioni Unite e l’Unione Europea hanno espresso soddisfazione per l’intesa, definendola un “primo passo verso una pace duratura”. Washington e Il Cairo hanno invitato entrambe le parti a rispettare pienamente gli impegni assunti e a garantire il ritorno alla normalità nella regione.
Tuttavia, diversi analisti avvertono che la fase più difficile deve ancora iniziare. Restano da chiarire la sorte delle salme non restituite, il futuro politico di Hamas e la gestione della sicurezza nei territori liberati.
Un fragile spiraglio di pace
L’accordo rappresenta la prima tregua formale tra Israele e Hamas dopo anni di conflitto. Resta da verificare se la fiducia reciproca potrà consolidarsi e aprire la strada a un dialogo stabile.
Per ora, a Gaza e in Israele, il cessate il fuoco restituisce un fragile spiraglio di pace in una regione segnata da decenni di violenza e divisioni.
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