Giubileo dei cori, un «respiro comune» di Chiesa

Novembre 4, 2025 - 00:30
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Giubileo dei cori, un «respiro comune» di Chiesa

«Abbiamo avuto un’adesione al di sopra di ogni aspettativa», dice stupito don Riccardo Miolo, collaboratore nel Servizio di Pastorale liturgica della Diocesi. Sono attese infatti 1800 persone, tra direttori e coristi, al Giubileo diocesano dei cori che si terrà sabato 8 novembre nel Duomo di Milano (ingresso tra le 8 e le 9) con l’arcivescovo Mario Delpini. Inizialmente la celebrazione doveva svolgersi presso il Santuario di Rho, ma il numero di iscritti è stato così elevato «che abbiamo dovuto cercare un’altra soluzione. È stata una fortuna che il Duomo quel giorno fosse libero e la cosa bella è che a questo punto abbiamo coinvolto anche la Cappella Musicale del Duomo, quindi ci saranno anche i bambini e gli adulti con il nuovo direttore Alberto Sala».

«Il Giubileo è l’occasione per far sentire a tutte le comunità che c’è un respiro comune di Chiesa nel cantare – spiega don Riccardo -, perché spesso i cori fanno esperienza della fatica dell’età che avanza e del ricambio non sempre possibile». A volte poi l’assemblea liturgica non si lascia coinvolgere, non partecipa al canto, senza contare che al coro «capita di fare i salti mortali per imparare parti e coprire buchi».

I coristi quindi, ritrovandosi in Duomo, «si riconoscono come porzione di Chiesa, e questo ridà speranza e non fa sentire soli». Ma è importante anche ricordare che «il corista non è un operatore, ma un credente in cammino». Il rischio invece è di intendere questo impegno come un servizio che non ha nulla a che fare con la vita di fede. Celebrare il Giubileo, continua don Riccardo, «significa celebrare la misericordia, celebrare insieme l’Eucarestia». La Messa sarà preceduta dalla preghiera iniziale, da una meditazione tenuta da monsignor Fausto Gilardi, responsabile del Servizio di Pastorale liturgica e Penitenziere maggiore della Cattedrale; seguirà la riflessione personale e, per chi lo desidera, la possibilità di accostarsi al sacramento della Riconciliazione. Alle 11.30 ci sarà la celebrazione eucaristica giubilare, presieduta dall’Arcivescovo, cui potranno partecipare anche i preti (inviando una mail a liturgia@diocesi.milano.it) che dovranno portare il camice e stola rossa perché la Messa sarà in onore di Santa Cecilia.

I cori presenti sono 142, quasi esclusivamente di adulti e provenienti da tutto il territorio ambrosiano. In questi giorni gli organizzatori stanno mettendo a punto la disposizione dei coristi che prenderanno posto nelle navate del Duomo. C’è grande attesa da parte loro: «Già prima dell’estate – spiega don Riccardo – con l’aiuto di tanti laici abbiamo scelto un repertorio, comunicato attraverso il portale della Diocesi, predisposto un bel fascicolo e prodotto gli audio, così che i coristi potessero imparare le parti agevolmente».

Al termine della celebrazione eucaristica l’Arcivescovo consegnerà una lettera a tutti i direttori. «Si intitola Il canto della profetessa e parte dalla situazione delle comunità in cui la gente fatica a cantare – conclude Miolo – . Il testo contiene alcune storie inventate dall’Arcivescovo, ma che traggono ispirazione da fatti concreti, poi tratteggia le caratteristiche di persone che possono guidare l’assemblea nel canto, figure ancora poco diffuse nella nostra Diocesi, ma che possono formarsi con i nostri corsi».

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia