Gli oratori santi insieme a Carlo


Non finisce la festa per San Carlo Acutis. A poco più di un mese dalla sua canonizzazione, lo scorso 7 settembre a Roma, arriva il giorno della sua memoria liturgica, il 12 ottobre, data della sua morte. Da diversi anni ormai la giornata viene celebrata con l’iniziativa «Santi con Carlo», una serie di eventi che si svolgono sul territorio e che quest’anno saranno presumibilmente ancora più sentiti.
«Le giornate “Santi con Carlo” – spiega don Stefano Guidi, responsabile della Fom – sono pensate come momenti di gioco, di riflessione e di convivialità per aiutare gli oratori, in particolar modo i preadolescenti, a incontrare la figura di Carlo Acutis, prima beato e ora Santo, e a vivere con maggiore intensità i giorni della memoria liturgica».
La Fom propone ad alcuni oratori di ospitare, per l’occasione, alcuni vescovi ausiliari e vicari episcopali. Venerdì 10 ottobre, alle 18, monsignor Luca Raimondi sarà insieme agli adolescenti del Decanato di Saronno nel Santuario della Beata Vergine dei Miracoli, luogo particolarmente legato alla memoria di Acutis perché ospita una sua reliquia e una speciale «cassetta delle lettere», dove vengono lasciati i messaggi e le preghiere rivolte al Santo adolescente.
Il Vicario generale, monsignor Franco Agnesi, presiederà invece la messa ad Arsago Seprio, sabato 11 ottobre alle 18. Sempre sabato 11, a Cisliano, alle 18.30 l’arcivescovo Flavio Pace presiederà una Messa con i preadolescenti dell’oratorio. Spiega don Guidi: «Monsignor Pace, arcivescovo titolare di Dolia e segretario del Dicastero per la promozione dell’unità dei cristiani, è originario della nostra diocesi, con la quale ha mantenuto un legame di affetto. Trovandosi a Milano in quei giorni, ha accettato volentieri di presiedere una delle celebrazioni».
Sarà invece lo stesso don Guidi a presiedere, proprio il 12 ottobre, la Messa delle 10.30 in Santa Maria Segreta a Milano, la parrocchia di Carlo: «Un segno della vicinanza degli oratori milanesi alla chiesa in cui San Carlo Acutis pregava, partecipava all’Eucaristia quotidianamente e si stava impegnando come volontario e aiuto catechista», precisa.
Sempre domenica, gli adolescenti della città di Monza vivranno tutti insieme la loro giornata «Santi con Carlo». Con loro, a portare la sua testimonianza, ci sarà Fabrizio Zaggia, professore di religione di Carlo al Leone XIII. Alle 16 un momento particolare: la Messa nella cappella dell’ospedale San Gerardo di Monza, dove Carlo fu ricoverato per pochi giorni prima di morire per una leucemia fulminante.
Queste iniziative particolari, rivolte in particolare ai preadolescenti, sono solo la punta di un iceberg, perché, come sottolinea don Guidi, «è ormai diventata una consuetudine nei nostri oratori mettere al centro la figura di Carlo Acutis in occasione dell’incontro dei preadolescenti e vicino alla memoria liturgica». Inoltre, ricorda don Guidi, «Carlo è diventato ormai un riferimento a livello mondiale: la sua figura è conosciutissima, c’è un enorme movimento di preghiera e di venerazione nei suoi confronti, che coinvolge non solo i ragazzi, ma anche gli adulti. Sono soprattutto madri, padri e nonni, che affidano figli e nipoti a Carlo nella preghiera». Ecco perché, conclude don Guidi, «la sua canonizzazione va accolta con gratitudine, come un dono che il Signore ci ha fatto in questo tempo, dove saremmo portati a dire che è impossibile diventare santi, soprattutto da ragazzi, e che il tema della santità è un tema del passato. E invece ecco arrivare San Carlo Acutis, che ribalta tutti i nostri schemi».
E l’occasione per esprimere gratitudine sarà la Messa diocesana di ringraziamento per la canonizzazione, lunedì 13 ottobre alle 21, presieduta dall’Arcivescovo con la presenza del Vescovo di Assisi monsignor Domenico Sorrentino.
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