Gli Stati Uniti taglieranno il dieci per cento dei voli in quaranta aeroporti

I voli in quaranta grandi aeroporti statunitensi subiranno una riduzione del 10 per cento a partire da venerdì 7 novembre, a causa della carenza di controllori di volo generata dalla chiusura delle attività governative dovuta allo shutdown.

Il Segretario ai Trasporti degli Stati Uniti, Sean Duffy, ha dichiarato che la Federal Aviation Administration (Faa) inizierà a ridurre i voli entro la fine di questa settimana per garantire la sicurezza dei viaggi aerei, mentre si trova a fronteggiare una carenza nazionale di circa duemila controllori del traffico aereo.

Le riduzioni dei voli saranno graduali, partendo dal 4 per cento dei voli nazionali venerdì, per poi salire al 5 per cento sabato e al 6 per cento domenica, prima di raggiungere il 10 per cento la prossima settimana, ha riferito Reuters. Le cancellazioni potrebbero interessare tra i 3.500 e i 4mila voli al giorno.

Mentre i nomi dei quaranta aeroporti interessati saranno resi noti giovedì 6 novembre, ha dichiarato l’amministratore della Faa Bryan Bedford in una conferenza stampa congiunta con Duffy. United Airlines ha dichiarato che prevede di «concentrare le nostre riduzioni di orario sui voli regionali e sui voli nazionali principali», mentre i voli internazionali e quelli tra i principali aeroporti hub non saranno interessati.

American Airlines ha fatto sapere di essere «in attesa di ulteriori informazioni dalla Faa per determinare quali voli saranno interessati», ma «si aspetta che la stragrande maggioranza dei viaggi dei nostri clienti non subisca ripercussioni».

Secondo la Faa, circa tre milioni di passeggeri su oltre 44mila voli transitano ogni giorno negli aeroporti statunitensi. Si prevede che le restrizioni interesseranno i voli commerciali e cargo su rotte nazionali e internazionali.

Mentre lo shutdown più lungo della storia degli Stati Uniti si protrae per la quinta settimana, ci sono stati pochi segnali di un accordo per la riapertura. Il presidente Donald Trump, che ha attribuito la responsabilità della chiusura al Partito democratico, si è rifiutato di incontrare i suoi massimi dirigenti per raggiungere un accordo. La chiusura ha lasciato centinaia di migliaia di dipendenti federali in congedo o senza stipendio.

Duffy ha affermato che, a causa della chiusura, i controllori di volo stavano per rimanere un mese intero senza stipendio. Questo ha spinto alcuni a non presentarsi al lavoro e ad accettare altri lavori per sbarcare il lunario. «Non voglio che accettino lavoretti extra. Voglio che si presentino al lavoro», ha detto Duffy mercoledì. Il Segretario ai Trasporti ha aggiunto che sono state adottate misure per rafforzare la forza lavoro, tra cui l’offerta di bonus in denaro per incentivare i controllori in età pensionabile a continuare a lavorare e l’accelerazione dei tirocini presso l’accademia della Faa.

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