Google lancia il primo spot fatto tutto con la sua AI: vi piace il tacchino?

Una piccola rivoluzione è appena avvenuta, senza che il mondo facesse troppo attenzione: Google ha pubblicato il suo primo spot televisivo realizzato interamente con AI generativa. E tra l'altro, lo spot è dedicato alla modalità AI Mode nell'app di ricerca Google, quindi perfettamente in tema col metodo usato.

Il breve filmato è stato creato con la tecnologia di Veo 3, il modello di generazione video della società di Mountain View arrivato da qualche mese anche in Italia. Le prestazioni sono eccezionali, a quanto pare, perché il risultato è molto convincente.

Il corto di Google s'intitola Quick Getaway e ha per protagonista un tacchino di peluche, Tom, in fuga dall'imminente giorno del ringraziamento, per non "lasciarci le penne". Il nome dello spot gioca sul doppio senso (che si perde in italiano) tra la voglia di scappare e una partenza last minute.

Tom usa un telefono Android generico con l'app Google per avviare AI Mode. Digita la richiesta: "I need to go somewhere with direct flights and NO Thanksgiving, leaving tomorrow" – in italiano: "Devo andare da qualche parte con voli diretti e SENZA Ringraziamento, parto domani".

Da quella richiesta, la modalità genera un elenco di città in cui poter andare. La storia alterna immagini del tacchino in fattoria, all'imbarco su un aereo, fino al bordo di una piscina. Alla fine si vede Tom sano e salvo, che sorseggia un drink mentre si gode la piscina sul suo materassino gonfiabile.

Il tutto sembra estremamente realistico e ben realizzato. Veo 3 riproduce in modo preciso le fibre del peluche, mettendo in risalto la resa visiva dell'oggetto. Tom è chiaramente un animale imbottito, e il video lo mostra così senza ambiguità, in maniera davvero convincente. Se non l'avessimo detto sin da subito ad inizio articolo, vi sareste accorti che si tratta di AI?

Google ha riferito al Wall Street Journal che lo spot andrà in onda in televisione e poi arriverà anche su media digitali e altre piattaforme negli USA, con un seguito a tema natalizio. L'azienda ci punterà molto, a quanto pare.

Nel video non compare un'etichetta AI esplicita, perché Google ritiene che i consumatori non siano interessati al fatto che uno spot sia generato con AI. In ogni caso, la versione su YouTube riporta l'avviso "Contenuti sintetici o alterati" della piattaforma, dunque almeno qui è chiaro che sia fatto con AI.

Sarà dunque questa la nuova frontiera per gli spot in TV? I tempi sembrano ormai maturi, e stando ai risultati anche il pubblico potrebbe esserlo.

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