Il borgo sospeso nel tempo, tra parchi da sogno e architetture metafisiche: sembra un quadro di De Chirico

Nel cuore della pianura ferrarese si cela un raro gioiello architettonico e urbanistico: un borgo, conosciuto come la “città metafisica”.
Questo borgo, che sorge a metà strada tra Ferrara e le Valli di Comacchio, offre un’esperienza unica, sospesa tra geometria rigorosa e atmosfere oniriche, richiamando le suggestioni dei dipinti metafisici di Giorgio De Chirico. La sua storia e il suo sviluppo sono indissolubilmente legati alla figura di Edmondo Rossoni, sindacalista e politico di spicco degli anni Trenta, che ha trasformato un antico centro medievale in un modello urbanistico e sociale di straordinaria modernità e originalità.
Tresigallo, la città ideale del razionalismo italiano
Situata sulle sponde del Po di Volano, a circa 20 chilometri da Ferrara e 40 dalla costa adriatica, Tresigallo è stata radicalmente trasformata negli anni Trenta del Novecento grazie all’iniziativa di Rossoni, allora Ministro dell’Agricoltura e Foreste e originario di questo territorio. Nato da un piccolo borgo contadino, Tresigallo venne progettata come una città utopica fondata sui principi del razionalismo e della collaborazione sociale, una vera e propria “città corporativa” dove lavoratori e datori di lavoro avrebbero dovuto convivere e cooperare per il bene comune.
Il piano urbanistico, affidato all’ingegner Carlo Frighi, riflette un’armonia geometrica rigorosa: strade a lunghi rettifili, piazze dalle forme precise e simmetriche, edifici dalle linee pulite e funzionali tinteggiati con colori pastello. La piazza principale, oggi denominata Piazza della Repubblica, ha una forma a “D” che ricorda la geometria dei teatri classici, progettata per favorire l’acustica e ospitare spettacoli teatrali e musicali. Al centro si trova una fontana circondata da sculture bronzee raffiguranti quattro gazzelle in atteggiamento di abbeveramento, simbolo di vita e armonia con la natura.
A differenza di altre città nuove fasciste, Tresigallo fu concepita senza enfasi propagandistica e dotata di servizi pubblici all’avanguardia per l’epoca: scuole, centri sportivi, ospedali, teatri e bagni pubblici, oltre a un ricco arredo urbano costituito da oltre cento lampioni, fontane, panchine e centinaia di alberi selezionati, che conferiscono al borgo un’atmosfera di raffinata eleganza e accoglienza.
L’ispiratore e motore di questa trasformazione fu Edmondo Rossoni (1884-1965), figura complessa e affascinante, la cui carriera politica attraversò diversi schieramenti: da sindacalista rivoluzionario socialista, passando per l’interventismo nella prima guerra mondiale, fino a diventare leader del sindacalismo fascista e Ministro nel regime di Mussolini. Rossoni credeva fermamente nella realizzazione di un “sindacalismo integrale”, un’organizzazione corporativa in cui lavoratori e datori di lavoro collaborassero senza contrapposizioni, e volle che questo modello si concretizzasse proprio nella sua città natale.
Un patrimonio architettonico e culturale da tutelare
Tresigallo si distingue oggi come un unicum nel panorama urbano italiano: è l’unica città di fondazione italiana riconosciuta ufficialmente come Città d’Arte, grazie alla sua eccezionale integrazione tra architettura razionalista e valori sociali. Nel 2004, la Regione Emilia-Romagna l’ha inserita nel circuito delle città d’arte nazionali, sottolineando il suo ruolo come “applicazione su scala reale delle teorie di scuola tedesca sulla progettazione democratica della città nuova”.
La città attira ogni anno designer, artisti, architetti, storici e appassionati da tutto il mondo, affascinati dalla sua atmosfera sospesa e dall’armonia delle forme, che non hanno subito alterazioni significative nel tempo. Recentemente, anche il programma “Si Viaggiare” di Tg2 ha dedicato uno speciale a Tresigallo, contribuendo a far conoscere questo angolo poco esplorato ma ricco di significato.
Chi desidera scoprire Tresigallo può immergersi in un viaggio tra geometrie essenziali e colori pastello, passeggiando lungo le sue vie o esplorando il verde circostante, ideale per il turismo lento e il cicloturismo. Il Parco degli Sceriffi Ecologici, il percorso lungo il Po di Volano e la darsena attrezzata per le imbarcazioni offrono ulteriori possibilità di relax e scoperta.
Tresigallo rimane così un patrimonio storico, culturale e architettonico da valorizzare e tutelare, esempio di come l’urbanistica possa essere espressione di un progetto sociale ambizioso e di un sogno utopico che ha trovato concreta realizzazione.
L'articolo Il borgo sospeso nel tempo, tra parchi da sogno e architetture metafisiche: sembra un quadro di De Chirico proviene da Blitz quotidiano.
Qual è la tua reazione?






