Il CEPC cinese resta in pausa: il progetto del più grande collider al mondo escluso dal piano quinquennale
La Cina ha deciso di fermare, almeno per ora, la costruzione del più grande acceleratore di particelle mai concepito. Il Circular Electron Positron Collider (CEPC), un gigantesco anello da 100 chilometri progettato per indagare le proprietà del bosone di Higgs, non è stato inserito nel nuovo piano quinquennale del Paese. La decisione è stata confermata dal direttore dell’Istituto di Fisica delle Alte Energie di Pechino, Wang Yifang.
L’obiettivo del CEPC era quello di creare una sorta di “fabbrica di Higgs”: una macchina in grado di produrre e studiare con altissima precisione la particella scoperta al CERN nel 2012. Il progetto, valutato in circa 4,8 miliardi di euro, coinvolgeva quasi 160 istituti di ricerca e migliaia di scienziati da tutto il mondo. Dopo la pubblicazione del rapporto tecnico finale nell’ottobre 2025, molti speravano in un via libera politico che però non è arrivato.
Wang ha spiegato che, nonostante la mancata approvazione, il gruppo di ricerca non si arrenderà: “Continueremo il nostro impegno e proporremo nuovamente il progetto nel 2030”. Tuttavia, lo stesso scienziato ha ammesso che se, nel frattempo, l’Europa dovesse approvare il proprio Future Circular Collider (FCC), la comunità scientifica cinese potrebbe decidere di unirsi all’iniziativa europea.
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