IL COMICO PIEMONTESE FEDERICO BASSO STRAPPA APPLAUSI E SORRISI AL TEATRO ALFIERI DI ASTI CON IL SUO SPETTACOLO “PROFILO BASSO”

La serata astigiana di sabato 11 novembre si è animata con la frizzante ironia del comico piemontese Federico Basso che ha entusiasmato e divertito il pubblico del Teatro Alfieri con il suo spettacolo intitolato “Profilo Basso”.
Un umorismo genuino, condito dall’esperienza di vita quotidiana e dalla sua capacità innata di sfruttare le piccole “avventure” giornaliere, trasformando aneddoti e sfaccettature in momenti di sano divertimento.
Una canzoncina, un ritornello, un questionario di domande, una normale seduta dal parrucchiere, tutto nelle “sue mani” diventa comicità e occasione per sorridere. Come un moderno “prestigiatore della risata” Federico Basso estrae dal suo cappello magico movimenti del corpo, gestualità e crea quasi dal nulla una contagiosa ilarità.

Le persone che hanno gremito il teatro Alfieri hanno partecipato con entusiasmo alle sue gag diventando in qualche modo protagonisti.
Davvero coinvolgente la domanda sui nomi più originali che non si trovano sui bicchieri in Autogrill e di sicuro impatto il contrasto con il fratello laureato.

“Non sono andato all’università perché avevo il terrore di tornare un giorno a casa con la mia laurea da 110 e lode e trovare la sala deserta e un biglietto sul tavolino: “siamo in Svezia per il Nobel di tuo fratello, c’è del budino avanzato in frigo”.
Questa è solo una delle “freddure” con cui Federico Basso ha strappato applausi a scena aperta.
Il comico piemontese ha raccolto in queste due ore di monologo “iterattivo” l’esperienza maturata negli anni sui palchi e nelle trasmissioni televisive in un condensato di battute leggere e situazioni coinvolgenti.

Al termine della serata Federico ha voluto ringraziare il suo pubblico nel modo migliore, scendendo in platea per salutare tutte le persone che avevano assistito allo spettacolo con strette di mano, sorrisi sinceri e selfie con adulti (fra cui il sottoscritto) e bambini in un tripudio di gioia e spensieratezza.

di Fulvio Saracco