Il falso mito della sudata brucia grassi

Ottobre 23, 2025 - 18:00
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Il falso mito della sudata brucia grassi

Partiamo da una certezza: il dimagrimento è regolato da una semplice legge di bilancio – occorre mangiare meno di quanto si consuma. Detto questo, andiamo a vedere perché il bruciare grassi nulla ha a che fare con la sudorazione. La nostra temperatura corporea deve essere mantenuta vicino ai trentasette gradi Celsius per garantire la piena funzionalità organica. Per ottimizzare questo processo, sulla nostra cute è disposta una classe di recettori chiamati termocettori, che percepiscono la temperatura del corpo stesso inviando messaggi all’ipotalamo, il centro regolatore situato nel nostro cervello. Non solo: anche il sangue che alimenta l’ipotalamo fornisce informazioni sul livello della temperatura.

L’esercizio fisico è uno di quegli eventi che può far alzare la temperatura corporea. Quando ci alleniamo, infatti, una grande quantità di calore viene prodotta dai muscoli nel loro processo di contrazione. Per questo motivo il nostro organismo è dotato di metodi per dissiparlo, veicolandolo verso la parte esterna del corpo.

Esiste un mezzo di trasporto migliore del sangue? No. Il sangue si riscalda e, una volta arrivato alla pelle, il calore passa all’esterno attraverso quattro fenomeni: conduzione, convezione, irraggiamento ed evaporazione. È proprio quest’ultima a garantire, con il sudore, la dispersione di almeno l’ottanta per cento del calore prodotto.

Durante l’esercizio fisico, dunque, il sudore è il principale veicolo per la termoregolazione, provocando una perdita totale di acqua dal corpo, necessaria a mantenere entro range fisiologici ottimali la temperatura interna. Sembra chiaro, quindi, come mantenersi correttamente idratati sia un requisito fondamentale per una sudorazione efficiente.

Ma non finisce qui. L’acqua, come sappiamo, è l’elemento più abbondante nel corpo umano e si trova divisa principalmente in due grandi scomparti: acqua intracellulare, cioè all’interno delle cellule, ed extracellulare, cioè fra le cellule. L’acqua necessaria alla produzione di sudore proviene proprio da questi ambienti. Lo stesso sangue, a sua volta, è formato da una parte corpuscolata (globuli rossi, bianchi e piastrine), detta ematocrito, e da una parte liquida, il plasma.

Quando ci disidratiamo – ad esempio durante un allenamento con sudorazione intensa – l’acqua al di fuori del sangue diminuisce. Di conseguenza, vista l’esistenza di una condizione di equilibrio tra le parti acquose del nostro corpo, assistiamo a un afflusso di acqua dal sangue verso i tessuti: in soldoni, il sangue diventa più denso. Se il sangue diventa meno liquido, farà più fatica a circolare. E questo accade nel momento peggiore per noi: pelle e muscoli ne richiedono in abbondanza, visto che ci stiamo allenando, ma il sangue fatica a muoversi.

Sì, ma cosa c’entra tutto questo con il dimagrimento? Calma, ci arriviamo – ma abbiamo bisogno di capire ancora un paio di concetti.

La perdita di liquidi riduce il volume del plasma, il che significa che, per mantenere inalterata la gittata cardiaca (ovvero la quantità di sangue che il cuore riesce a pompare in un minuto), la frequenza cardiaca deve aumentare. Tradotto: il cuore deve battere molto più velocemente per spostare lo stesso volume di sangue nello stesso tempo.

Mi stai dicendo che esiste una correlazione tra disidratazione e sforzo cardiovascolare? Esatto. Se i battiti aumentano, significa che l’intensità – in questo caso percepita – del nostro allenamento sta crescendo, con ovvi risvolti metabolici. Il corpo sposta quindi il proprio consumo energetico dai grassi ai carboidrati. Già, perché come sappiamo a riposo il substrato energetico usato è principalmente quello derivante dai grassi. Più l’attività cresce d’intensità, più i carboidrati diventano essenziali e predominanti.

Ma è esattamente il contrario di quello che pensavo! Quindi non devo indossare il k-way per cercare di sudare il più possibile e bruciare grassi?

No, perché ricapitolando:
– se il corpo si surriscalda troppo, per disperdere calore inizia la produzione di sudore;
– se non siamo correttamente idratati, la disidratazione provoca un aumento della viscosità del sangue;
– il cuore deve pompare più forte.

Questo, in definitiva, fa aumentare la dipendenza dai carboidrati.

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