La guerra a Gaza non risparmia nemmeno gli animali: le immagini sono strazianti

Settembre 22, 2025 - 15:00
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La guerra a Gaza non risparmia nemmeno gli animali: le immagini sono strazianti

La terribile guerra in Medioriente sta devastando le popolazioni: il conflitto a Gaza non risparmia nemmeno gli animali come testimoniano le immagini strazianti che arrivano dal fronte.

cani scappano
Le guerre colpiscono sempre anche gli animali (Foto Canva-Amoreaquattrozampe.it)

A quasi due anni dallo scoppio della guerra in Medioriente, il conflitto assume sempre più i contorni inquietanti di una crisi umanitaria e di un disastro ambientale senza precedenti. A rendere ancora più drammatica la situazione ha contribuito l’assedio di Gaza City. Anche gli animali stanno vivendo gli effetti devastanti della guerra in corso nella Striscia di Gaza. A ricordarlo è il video condiviso nelle ultime ore sui social che mostra un leone di un piccolo zoo della città insieme al giovane proprietario della struttura, Mahmoud Juma, mentre scappano dal conflitto.

Gli animali scappano dall’assedio a Gaza City: la guerra colpisce tutti gli esseri viventi

Le immagini del leone dello zoo di Rafah, sfollato con il proprietario della struttura Mahmoud Juma, è il simbolo della tragedia di uomini e animali a Gaza: fame, malnutrizione e sofferenza condivise in una guerra che nega diritti e dignità a tutti. Juma scrive sui social che “Neanche gli animali di Gaza sono stati risparmiati dai ripetuti sfollamenti e dalla fame. Gli animali che un tempo vivevano in un piccolo zoo sono ora emaciati, esausti e gravemente malnutriti, proprio come gli abitanti“.

leone a gaza
Gaza, animali dello zoo di Rafah trovano un nuovo rifugio (Screenshot video Sky – amoreaquattrozampe.it)

La situazione a Gaza non è mai stata semplice, anche se negli ultimi due anni è diventata drammatica. Ogni essere vivente sta vivendo una tragedia testimoniata dalle immagini di morti e bombardamenti. Pochi anni fa era stata creata un’associazione per aiutare gli animali, come Saeed Al-Err, fondatore di Sulala Animal Rescue. Saeed ha quasi 50 anni ed è un dipendente dell’Autorità Palestinese in pensione. Nella sua casa, a sud di Gaza City fino allo scorso anno si prendeva cura di 40 gatti, mentre tanti altri animali erano ricoverati nel suo rifugio.

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Il rifugio di Saeed era stato creato nel 2020 a sud di Gaza City su circa due ettari di terreno messo a disposizione dalla municipalità di Gaza. Qui era stato il Ministero della Salute ad assicurare le medicine e le vaccinazioni necessarie. «Non ci sono altre organizzazioni di animali a Gaza – aveva spiegato Saeed – Sono l’unico, insieme ai miei figli e a un gruppo di volontari. E le persone a Gaza mi chiamano quando c’è qualcosa che non va con un animale, ma non riesco a dare seguito a tutte le chiamate. Ci sono alcuni attivisti che aiutano gli animali e lavoriamo insieme a volte. Ci sono anche singoli cittadini che aiutano gli animali e danno da mangiare ai randagi per strada e pagano il cibo da soli». Saeed aveva raccontato: «Ho fondato Sulala Animal Rescue dopo essere tornato dalla Russia, dove avevo frequentato un corso di addestramento cani e aver imparato molto su di loro. Ma la situazione degli animali a Gaza è molto difficile. Non c’è protezione per loro. Soffrono durante la guerra e soffrono anche quando non c’è guerra perché le persone li trattano male. Non hanno alcun diritto».

gattino tra le macerie
Cani e gatti sono colpiti dalle bombe o rimangono intrappolati sotto alle macerie degli edifici (Screenshot foto @SulalaAnimalRescue -amoreaquattrozampe.it)

Come spiega PAL Palestian Animals League (nata nel 2011 è la sola organizzazione per la protezione degli animali che opera all’interno dei Territori Palestinesi Occupati): “Ad oggi in Palestina non esiste una legislazione per la protezione degli animali minimamente significativa. PAL ha sviluppato una proposta di progetto congiuntamente all’istituto di Legge dell’università di Bir Zeit per stendere una bozza di legge dettagliata sul benessere degli animali”. Ma queste dichiarazioni erano state rilasciate prima che il conflitto in Medioriente assumesse i contorni attuali.

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In mezzo alla distruzione e ai morti che ogni giorno si continuano a contare in territorio palestinese, la sofferenza animale non manca, ovviamente. Malnutriti anche in tempo di pace, viste le condizioni di miseria in cui versa la popolazione, poco amati e poco protetti, cani e gatti randagi affollano a migliaia le strade e i quartieri di Gaza City e degli altri centri abitati dei Territori Occupati. «Dal 2006 la situazione degli animali è peggiorata ulteriormente a causa del conflitto. Anche prima è stata dura perché dalla prima Intifada, negli anni 80, anche i cani di Gaza sono stati esposti ai gas lacrimogeni. La guerra civile, e poi le guerre del 2008 e del 2014 e infine questa ultima guerra: è stata incredibilmente dura per gli animali. Molti sono morti sotto i bombardamenti e i cecchini. Altri scappano terrorizzati. Questa è una tortura per i poveri animali».

leone a gaza
Il giovane guardiano di un piccolo zoo di Gaza lascia la città insieme al leone (Screenshot video Sky – amoreaquattrozampe.it)

Nel video diventato virale sul web si vede il giovane Juma mentre abbraccia un grosso leone, che poi trasporta in una gabbia per le vie della città di Deir al-Balah, nella zona centrale della Striscia di Gaza. Il piccolo zoo di Juma in origine si trovava a Rafah oggi distrutta dai ripetuti bombardamenti. In una serie di post pubblicati su Instagram dal 2023 in poi, Juma ha raccontato come è cambiata la vita per lui e per i suoi animali negli ultimi due anni. Ha denunciato la difficoltà di trovare cibo e i disagi derivanti dai continui spostamenti. Le immagini raccontano la sofferenza degli animali insieme a quella delle persone.

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La crisi umanitaria a Gaza si sta rivelando una delle peggiori del secondo dopoguerra. Decine di migliaia di persone non hanno, al momento, accesso all’acqua potabile. Secondo gli esperti, i residenti delle zone colpite corrono il rischio di malattie infettive, che possono diffondersi rapidamente. Ancora una volta, la guerra sta sconvolgendo le vite di umani e animali.(di Elisabetta Guglielmi)

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