Leonardo La Russa accusato di revenge porn offre 25mila euro di risarcimento: la vittima rifiuta

Novembre 13, 2025 - 19:00
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Leonardo La Russa accusato di revenge porn offre 25mila euro di risarcimento: la vittima rifiuta

Leonardo Apache La Russa ha offerto un risarcimento da circa 25mila euro per ritirare la querela alla ragazza di cui ha diffuso un video sessuale dopo la notte del 18-19 maggio 2023 e ha chiesto al gup di Milano, Maria Beatrice Parati, di accedere a un programma di giustizia ripartiva. È quanto emerso nel corso dell’udienza preliminare in corso al Tribunale di Milano in cui il terzogenito del presidente del Senato, Ignazio La Russa, è imputato di revenge porn assieme all’amico dj Tommaso Gilardoni con l’accusa di aver fatto circolare un “contenuto sessualmente esplicito” che era “destinato a rimanere privato” e senza il consenso dell’allora 22enne che li aveva anche denunciati per violenza sessuale (accusa archiviata pochi giorni fa dalla gip Rossana Mongiardo).

I legali di La Russa jr., avvocato Vinicio Nardo e Adriano Bazzoni, hanno chiesto oggi al gup un termine per depositare, come prevede la giurisprudenza di Cassazione, la cifra su un conto vincolato di Cassa Depositi e Prestiti. È invece in corso in questi minuti la discussione del procedimento con rito abbreviato per Gilardoni.

Il pm: “Cifra ragionevole rispetto all’accusa”

In aula la pm Rosaria Stagnaro e l’aggiunto Letizia Mannella hanno ritenuto l’offerta da 25mila euro una cifra ragionevole rispetto all’ipotesi di reato ma non soddisfacente per portare all’estinzione del procedimento senza prima effettuare percorso di giustizia riparativa, che in genere corre parallelamente al procedimento penale (senza estinguerlo) e il giudice potrebbe tenere conto al momento della sentenza. Gli avvocati del 23enne puntano invece, fra offerta economica e programma, a far dichiara estinto il procedimento penale. La decisione sarà presa il 17 dicembre quando la gup sarà chiamata a esprimersi sia sulla congruità dell’offerta sia sulla possibilità per Leonardo Apache La Russa di accedere all’istituto introdotto dalla riforma Cartabia all’interno di una struttura/sportello del Comune di Milano che sarà indicata e che si occupa di violenza di genere o se rinviarlo a giudizio. Nella stessa data è prevista invece la sentenza per il coimputato Gilardoni nel processo con rito abbreviato.

La vittima rifiuta l’offerta: “Non è sufficiente”

La ragazza che nel 2023 ha denunciato Leonardo Apache La Russa per violenza sessuale ritiene “non soddisfacente” l’offerta da 25mila euro per ritirare la querela nel procedimento per revenge porn che vede imputato il figlio del presidente del Senato. Lo ha scritto lei stessa in una mail che il suo avvocato, Stefano Benvenuto, ha depositato alla gup Maria Beatrice Parati nel corso dell’udienza preliminare. Alla scorsa udienza del 15 luglio la difesa della parte civile aveva chiesto almeno il doppio, circa 50mila euro, a risarcimento delle conseguenze personali e psicologiche dovute alla circolazione di un proprio video sessuale, fra cui la decisione di andare a vivere all’estero. Sulla congruità dell’offerta dovrà esprimersi il prossimo 17 dicembre la gup nell’udienza per decidere sull’eventuale rinvio a giudizio di La Russa jr e per la sentenza del coimputato, Tommaso Gilardoni, nel processo con rito abbreviato. Per il 26enne la Procura ha chiesto la condanna a 2 anni.

Il legale della vittima: “Risarcimento non è assolutamente congruo”

“La richiesta di risarcimento è stata categoricamente respinta in quanto noi riteniamo, secondo la nostra valutazione, che siano stati lesi dei diritti protetti dalla Carta Costituzionale e quindi anche la parte offesa ha oggi, per il mio tramite, motivato il perché ha respinto la richiesta, una proposta risarcitoria. Riteniamo che la normativa prevista da questo tipo di reato, qualora sia accertato, comporti delle ripercussioni gravi alla asserita vittima, quindi per questo motivo l’abbiamo ritenuta non assolutamente congrua”. Così l’avvocato Stefano Benvenuti, legale della parte offesa, dopo l’udienza davanti al gup di Milano che vede accusato Leonardo La Russa, figlio del presidente del Senato Ignazio La Russa, di revenge porn insieme all’amico dj Tommaso Gilardoni.

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Redazione Redazione Eventi e News