L’hai sempre gettata nel posto sbagliato: gli errori che fanno tutti con la lettiera del gatto

Dove bisogna gettare la lettiera del gatto: ecco quali sono gli errori da non commettere e quali sono le regole da seguire per il corretto smaltimento dei rifiuti dei felini.
Secondo i numeri del Rapporto Assalco Zoomark, oggi ci sono 65 milioni di animali nelle case degli italiani. In tutto il mondo, i tassi di proprietà di animali domestici non sono mai stati così alti come lo sono quest’anno. Vivendo nelle case degli esseri umani e utilizzano ciò che viene creato dagli umani, anche i quattro zampe “inquinano” e producono rifiuti. Un esempio è rappresentato dalla lettiera per gatti. Dal grande impatto ambientale, la sabbietta per i felini domestici deve essere smaltita rispettando alcune regole. DI seguito verranno riportate le informazioni utili su dove buttare la lettiera per il gatto.
Dove buttare la lettiera per il gatto: consigli utili su come smaltirla per ridurre l’impatto ambientale
Non sempre è semplice trovare le informazioni corrette sullo smaltimento dei rifiuti animali, nonostante il gran numero di articoli e pubblicazioni in rete inerenti l’argomento. Consigliabile è informarsi presso il proprio comune o l’istituzione che si occupa dello smaltimento dei rifiuti per avere delle certezze al riguardo.
Se vuoi saperne di più, leggi un nostro approfondimento sul tema >>> Rifiuti animali: la guida per sapere dove smaltirli
Un consiglio è quello di limitare l’impatto ecologico delle lettiere per gatti. La maggior parte di quelle in commercio non sono riciclabili e contengono sostanze nocive, per questo è preferibile optare per una lettiera ecologica completamente biodegradabile. Le sabbiette tradizionali per la lettiera, fatte di argilla e silicio, contribuiscono al problema dei rifiuti indifferenziabili e all’esaurimento delle risorse naturali. Secondo i dati, sono oltre un milione e mezzo i gatti in Italia che usano la lettiera. Solo l’otto per cento della sabbietta è vegetale, Mentre il novantadue per cento è di origine minerale o sintetica.
Dove gettare la lettiera dei felini domestici
La lettiera dei gatti non deve essere gettata insieme nel sacco destinato ai rifiuti organici. Lo stesso vale per le deiezioni del cane. Gli escrementi degli animali nei sacchetti vanno infatti depositati nei contenitori per i rifiuti misti. Solo nel caso di composti biodegradabili allora si dovrà utilizzare il sacchetto dei rifiuti organici.
Si parla sempre più di inquinamento e di impatto ambientale. Ma solo le persone producono rifiuti e inquinano l’ambiente? Questo discorso vale anche per gli animali domestici? La risposta a queste domande è in realtà abbastanza semplice. Gli animali non inquinano, sono gli oggetti pensati e comprati per loro dagli umani ad avere un impatto ambientale.
L’inquinamento dovuto agli animali domestici
Secondo i numeri del Rapporto Assalco Zoomark, oggi ci sono 65 milioni di animali nelle case degli italiani. In tutto il mondo, i tassi di proprietà di animali domestici non sono mai stati così alti come lo sono quest’anno. I Paesi che detengono il primato per numero di animali d’affezione sono gli Stati Uniti e il Brasile, in testa con oltre il 70% dei tassi di proprietà. Uno studio mondiale della GFK, che ha coinvolto 22 Paesi, evidenzia come il 56% degli abitanti del pianeta viva con almeno un animale da compagnia.
Se vuoi saperne di più, leggi un nostro approfondimento sul tema >>> Quale è l’impatto ambientale della lettiera per felini? Ecco quanto inquina la sabbietta del gatto
Sono, quindi, circa 800 milioni i pet domestici nel mondo e ognuno di loro ha un impatto ambientale e produce un inquinamento dovuto soprattutto alle decisioni degli umani di riferimento. Secondo i dati dello studio, l’alimentazione di gatti e cani produce l’equivalente di 64 milioni di tonnellate di diossido di carbonio (CO₂) ogni anno, lo stesso impatto che deriva dai gas di scarico rilasciati in un anno da 13,6 milioni di auto.
Come limitare l’impatto dei rifiuti di cani e gatti
Proprio i primi due rifiuti citati nell’elenco (sabbietta per gatti e bustine per le deiezioni) rappresentano una delle maggiori fonti di inquinamento dovuto agli animali domestici. Per smaltire i sacchetti biodegradabili e oxydegradabili sono necessari impianti speciali estremamente costosi e quindi spesso non utilizzati. Per questo motivo la scelta migliore sarebbero i sacchetti in amido compostabili.
Se vuoi saperne di più, leggi un nostro approfondimento sul tema >>> Impatto ambientale di cani e gatti: in che modo gli animali influiscono sull’inquinamento?
Per limitare la quantità di rifiuti si può optare per il riciclo di oggetti ancora utilizzabili. Nel caso, ad esempio, di giocattoli in buone condizioni ma che non piacciono al gatto o al cane a cui erano destinati, si può pensare di regalarli a fondazioni o rifugi. Stesso discorso anche per ciotole più vecchie sostituite da quelle nuove o per guinzagli e imbracature ormai non più utilizzati. Un consiglio per ridurre l’impatto ambientale di cani e gatti è infatti proprio quello di non acquistare continuamente giocattoli nuovi, soprattutto se in plastica. Meglio preferire giocattoli ecologici: una scatola in cartone sarà il regalo perfetto per il gatto, mentre dei giochi in legno o dei vecchi peluche faranno felice il cane. (di Elisabetta Guglielmi)
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