L’oceano moderno è nato 249 milioni di anni fa

Agosto 20, 2025 - 03:30
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L’oceano moderno è nato 249 milioni di anni fa

Una distesa blu che oggi copre il 71% del pianeta, ma che non è sempre stata così come la conosciamo. L’oceano “moderno” – quello che ha reso possibile la vita marina attuale – avrebbe infatti preso forma molto prima di quanto si pensasse: circa 249 milioni di anni fa, subito dopo la più grande estinzione della storia.

Lo afferma una ricerca guidata dall’Università Statale di Milano e pubblicata sulla Rivista Italiana di Paleontologia e Stratigrafia, condotta insieme a un team internazionale di studiosi provenienti da Cina, Stati Uniti e Germania. Analizzando sedimenti della Cina meridionale, i ricercatori hanno individuato i più antichi coccolitoforidi conosciuti: microscopiche alghe calcaree che, con il loro ruolo nel ciclo del carbonio e nella costruzione dei sedimenti marini, hanno contribuito a plasmare l’ambiente oceanico che conosciamo oggi.

Fino ad oggi, i fossili più antichi di questi organismi erano datati a circa 210 milioni di anni fa, nel Triassico superiore. Le nuove evidenze, invece, retrodatano la loro origine di circa 40 milioni di anni, collocandola nell’Inizio del Triassico, in un periodo segnato da oceani caldi, acidi e poveri di ossigeno. Le condizioni estreme erano il risultato delle imponenti eruzioni vulcaniche che avevano sconvolto clima e mari alla fine del Permiano.

Proprio in quel contesto, l’aumento dei nutrienti riversati in mare dal dilavamento delle terre emerse avrebbe favorito l’evoluzione di fitoplancton calcareo primitivo, capace di avviare un processo fondamentale: la coccolitogenesi, cioè la produzione di minuscole piastre di calcite che, accumulandosi sui fondali, hanno contribuito a regolare il ciclo del carbonio e a ricostruire un ambiente marino più favorevole alla biodiversità.

«La scoperta di coccoliti e coccosfere risalenti a circa 249 milioni di anni fa, in sedimenti marini del Triassico Inferiore della Cina meridionale, rappresenta un punto di svolta per la paleontologia e la storia degli oceani – spiega Elisabetta Erba, professoressa di Paleontologia e Paleoecologia all’Università di Milano e prima autrice dello studio – Questi coccoliti primitivi, piccoli (2–2,5 micron) e semplici, suggeriscono che la calcificazione sia emersa subito dopo l’estinzione di massa di fine Permiano, favorita da nuove condizioni ambientali e da nicchie ecologiche libere che hanno spinto le alghe coccolitoforidi verso innovazioni adattive. Si tratta quindi di un indizio cruciale per comprendere come, già all’alba del Mesozoico, si stessero gettando le basi degli ecosistemi marini dell’oceano attuale».

La comparsa dei nannofossili calcarei del Triassico inferiore si accompagna infatti alla nascita di numerosi nuovi gruppi marini e a un’importante diversificazione della biosfera. Nel Triassico medio, tra 245 e 228 milioni di anni fa, queste comunità divennero via via più abbondanti e varie, parallelamente all’espansione di pesci e rettili marini negli ambienti pelagici.

Un processo che rafforza l’idea di un legame stretto tra la diffusione delle coccolitoforidi e la ristrutturazione degli ecosistemi marini dopo l’estinzione permiana, fino alla comparsa della fauna marina moderna.

«In sintesi, le nostre scoperte datano la nascita dell'oceano moderno all'alba del Mesozoico e sottolineano le profonde interconnessioni tra processi geologici, chimica oceanica e innovazione biologica – conclude Cinzia Bottini, coautrice dello studio e docente di Paleontologia e Paleoecologia a Milano – L'emergere della coccolitogenesi subito dopo l'estinzione di massa di fine Permiano è uno spettacolare esempio di stretta correlazione tra processi geologici ed evoluzione della vita».

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia