Magnini al vetriolo contro la giuria di Ballando: “Non vedo l’ora di andare a casa. Fanno cose a caso”

La tensione sale sempre di più in vista dell’ottava puntata di Ballando con le Stelle, in onda stasera su Rai 1. Filippo Magnini si giocherà infatti la permanenza nel programma attraverso uno spareggio a tre con Marcella Bella e Andrea Delogu, pronta a rientrare in gioco dopo la morte del fratello.

Una svolta cruciale nel percorso dell’ex nuotatore, che sabato scorso ha manifestato tutto il suo dissenso per i giudizi della giuria nei suoi confronti, a suo dire troppo incentrati su una presunta gelosia della moglie Giorgia Palmas che lo porterebbe a ballare peggio quando lei è presente in studio. Un punto di vista che ha ribadito anche nel backstage dello show, come mostrato da Ballando Segreto.

Il malcontento di Magnini, appena ritornato in Sala delle Stelle dopo il breve scontro con la giuria, si è verificato al momento dei voti assegnati alla coppia composta da Francesca Fialdini e Giovanni Pernice, risultata poi vincitrice di puntata.

Questa volta devo dire che è tutto lui, eh. Ha lavorato lui per lei

ha preso la parola Marcella Bella, mentre l’ex sportivo andava su e giù nervoso per la stanza. Raggiunto da Massimiliano Rosolino, Magnini ha dunque espresso tutto il suo dissenso per i voti, troppo alti, dati alla alla Fialdini:

Non vedo l’ora di andare a casa, guarda (…) Dai, fanno cose a caso… Se il mio percorso deve avere rotture di palle non c’ho più voglia.

Confortato da Barbara D’Urso, Filippo è andato avanti con il suo sfogo, incentrando il discorso sul rapporto con la moglie, a suo dire utilizzato dai giurati per fare show:

Mi tolgono l’entusiasmo. Io l’ho detto: “Prima o poi, a due romperanno il c*zzo”. Uno e due (indicando sé stesso e Barbara, ndDM). Sono quello che ha portato più rispetto a mia moglie da sempre e mi devono rompere il c*zzo su sta roba?

In lacrime perché Giorgia “non si può difendere” e dunque smentire un’eventuale gelosia nei suoi balli di coppia con l’insegnante Alessandra Tripoli, come più volte paventato da Guillermo Mariotto, Magnini ha sottolineato che “più ormai sei normale e più ti rompono le palle“.

Comunque tutto ciò avviene anche perché sei stanco. Sei stanco di essere in una vita che non è la tua, non torni a casa, mille robe (…) Il voto può anche essere bello. Io ti do 10 ma se dici sempre “10 però” è qualcosa che ti dà un’insoddisfazione…

aggiunge, prima di concludere:

Io so qui a ballare. Perdo o vinco non perché faccio una faccetta o il coglione in giuria… Perdo o vinco perché ballo male o ballo bene. Della mia vita non dovete rompermi il c*zzo perché è la mia. Vi va bene, bene. Sennò, amen. Io non è che giudico la vostra. Figli e figliastri. Lo dico proprio. Figli, figliastre e figliastri. E che c*zzo!

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