Making Science: “Il 35% dei manager è in un purgatorio dell’AI. Per il 2026 deve diventare un asset”

Dicembre 15, 2025 - 10:27
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Making Science: “Il 35% dei manager è in un purgatorio dell’AI. Per il 2026 deve diventare un asset”
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Analizzando i dati dell’ultimo report di Forrester Consulting commissionato da Making Science, la società di consulenza traccia la rotta per il nuovo anno: superare i silos dei dati per trasformare i progetti pilota in asset di business scalabili. Al via la raccolta dati per il nuovo osservatorio su Travel e Retail: aperta la survey per i player del settore.

Il 2025 passerà agli archivi come l’anno della consapevolezza tecnologica, ma non ancora della piena maturità operativa. È quanto emerge da una lettura incrociata delle dinamiche di mercato e dell’ultimo report Forrester Consulting commissionato da Making Science su un campione di 269 CMOs statunitensi, secondo cui il 35% dei manager dichiara di essere oggi nel “purgatorio dell’AI”, in una fase di stallo nell’implementazione dell’Intelligenza Artificiale.

Un dato che riflette un paradosso diffuso, specialmente nei settori ad alta intensità di relazione come il Fashion e il Travel: gli investimenti in tecnologia crescono, ma faticano a tradursi in impatto diretto sul conto economico. “Il blocco non deriva dalla mancanza di strumenti, ma da un gap di esecuzione strategica”, spiega Victor Vassallo, managing director Making Science Italia, società internazionale di accelerazione digitale AI powered. “Molte aziende chiudono l’anno con ottimi progetti pilota che però restano isolati, incapaci di scalare perché non integrati con l’ecosistema dei dati aziendali”.

L’importanza della business partnership
In questo scenario, Making Science ribadisce il proprio posizionamento come partner strategico end-to-end. L’obiettivo è sollevare il management dalla complessità tecnica per riportare il focus sugli obiettivi di crescita. “Ai C-Level chiediamo di definire la visione di business – che si tratti di aumentare la marginalità per cliente o ottimizzare lo stock – mentre noi ci occupiamo di costruire l’infrastruttura abilitante”, prosegue Vassallo. L’approccio vincente per il 2026 sarà quello di superare la logica del singolo ‘tool’ per ragionare in termini di filiera del dato: connettere CRM, piattaforme di vendita e sistemi di gestione per permettere all’AI di generare valore reale e misurabile.

Al via l’indagine sul Travel & Retail: la parola ai CMOs
Proprio per mappare queste sfide e definire i benchmark del prossimo triennio, Making Science lancia in questi giorni una nuova ricerca esclusiva, focalizzata verticalmente sui settori Travel e Retail. Lo studio mira a indagare il livello di integrazione tra canali fisici e digitali e l’adozione dell’AI nei processi decisionali. L’azienda invita i manager e i decision maker del settore a contribuire all’indagine attraverso un questionario dedicato: un’opportunità per confrontare il proprio livello di maturità digitale con quello del mercato.

“I dati preliminari ci dicono che il vantaggio competitivo si sposterà sempre più verso la capacità di personalizzazione in tempo reale”, concludono da Making Science. “Per il 2026, l’imperativo è chiaro: trasformare l’innovazione in processi scalabili”.

Partecipa alla ricerca
Per contribuire allo studio e ricevere in anteprima i risultati dell’osservatorio Making Science su Travel e Retail, è possibile compilare qui il questionario.

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Redazione Redazione Eventi e News