Monastero dell’Escorial: storie di re, arte immortale e misteri nascosti
A circa 50 chilometri a nord-ovest di Madrid, nel cuore della Sierra de Guadarrama, sorge la cittadina di San Lorenzo de El Escorial che, nonostante i suoi circa 20.000 abitanti, ha conquistato fama mondiale grazie alla presenza di un monumento unico nel suo genere: il Monastero reale dell’Escorial.
Parliamo di uno straordinario esempio di architettura herreriana che da secoli è custode di storia e arte. Ogni anno, infatti, i visitatori arrivano da ogni parte del mondo per percorrere i suoi corridoi, ammirare le opere dei grandi maestri e osservare i panorami della Sierra. ù
La vicinanza a Madrid, tra le altre cose, rende tutto davvero più facile perché dalla Capitale è possibile programmare una gita di mezza giornata per raggiungerlo. Ciò non toglie che chi decide di fermarsi per più tempo ha l’opportunità di scoprire il fascino del nucleo antico e assaggiare le specialità locali, come le caramelle alla violetta o le bizcochuelas.
Un po’ di storia
Fu Filippo II a volere la costruzione del Monastero dell’Escorial dopo la morte del padre Carlo V. I lavori iniziarono nel 1563 sotto la guida di Juan Bautista de Toledo e alla sua scomparsa, nel 1567, il progetto passò a Juan de Herrera che completò l’edificio nel 1584. Il risultato rappresenta uno dei principali esempi di architettura manieristica spagnola: linee nette, proporzioni rigorose e una grande armonia complessiva.
Al giorno d’oggi il complesso occupa 33.000 metri quadrati, con una facciata lunga 207 metri e quattro torri alte 55 metri. Al suo interno si contano più di 4000 stanze, 15 chiostri, 13 oratori, 86 scaloni e 88 fontane. La pianta ricorda una graticola, in memoria del martirio di San Lorenzo, a cui è dedicata la chiesa principale.
Artisti come El Greco, Tiziano, Velázquez, Luca Giordano e Giacomo da Trezzo hanno arricchito questo angolo meraviglioso della Spagna con dipinti, affreschi e sculture di altissimo valore. La funzione del monastero trascende la spiritualità: custodisce le tombe di Carlo V, Filippo II e altri membri della famiglia reale, consolidando la memoria della Casa d’Austria e dei Borboni. L’edificio è stato dichiarato monumento storico di rilevanza nazionale e nel 1984 è stato anche inserito nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco.

Cosa visitare al Monastero dell’Escorial
Con una visita all’Escorial è veramente possibile attraversare secoli di storia, tra architettura monumentale che sorprende per le proporzioni, opere d’arte di fama internazionale e rituali religiosi che ancora adesso custodiscono un’intensità straordinaria.
La basilica
Il Patio dei Re conduce alla basilica, cuore del complesso. Presenta una pianta a croce greca scandita da tre navate e quattro pilastri dorici di otto metri di lato, con una cupola ispirata a quella di San Pietro in Vaticano. Tra le sue mura si calcolano 40 altari e quello maggiore, voluti da Filippo II per celebrare costantemente la famiglia reale.
La cappella maggiore, il tabernacolo di Giacomo da Trezzo, il coro con l’imponente affresco e il reliquiario catturano l’attenzione di chi passeggia tra le navate. Tra le opere più preziose spicca il Cristo di Benvenuto Cellini, in marmo di Carrara, con un volto di rara bellezza e senza corona di spine, a contrasto con la scena di sofferenza rappresentata.
Il Pantheon dei Re e delle Infantes
Sotto la basilica, il Pantheon dei Re custodisce i sovrani della Casa d’Austria e dei Borboni, mentre il Pantheon delle Infantes accoglie le regine morte senza figli e altri membri della famiglia reale. Prima della sepoltura definitiva, i corpi venivano spostati nel Pudridero per alcuni decenni, pratica che serviva a preservare i cadaveri prima del trasferimento finale.
Sale capitolari e musei
Le sale capitolari presentano soffitti decorati da grottesche del XVI secolo e contengono opere di Tintoretto, Veronese, Bosch, El Greco e Velázquez. Nei Musei Nuovi si trovano dipinti e sculture che documentano l’arte spagnola, italiana e fiamminga tra XVI e XVII secolo.
Biblioteca
La biblioteca raccoglie circa 45.000 volumi, tra manoscritti greci ed ebraici, edizioni miniaturizzate del Corano del X secolo e testi medievali. Tra questi si trovano volumi appartenuti a Carlo V e manoscritti autografi di santa Teresa d’Avila. Gli affreschi di Pellegrino Tibaldi completano un ambiente di grande suggestione.
Alloggi reali e giardini
Il Palacio de los Austrias è la culla degli appartamenti del re e dell’infanta Isabella Clara Eugenia, arredati con mobili d’epoca. La Casita del Príncipe, edificio neoclassico desiderato da Carlo IV, accoglie opere pittoriche di Luca Giordano e Domenichino. Nei Giardini del Frate e del Principe si trovano laghetti, siepi e scorci panoramici che evocano secoli di storia. La Casita del Infante, dal canto suo, regala un panorama unico sulla Sierra de Guadarrama.
Dove si trova e come arrivare
L’affascinante Monastero dell’Escorial prende vita in Avenida Don Juan de Borbón y Battenberg, a San Lorenzo de El Escorial, a circa 50 chilometri da Madrid. Raggiungerlo è semplice, sia con mezzo proprio che con quelli pubblici:
- Auto: il viaggio dura circa un’ora e scorre tra le colline e i boschi della Sierra de Guadarrama, con possibilità di visitare altre località storiche vicine.
- Treno: il Cercanías C3-a collega Madrid a El Escorial in più o meno un’ora, con partenze da Atocha, Sol e Nuevos Ministerios. Alcuni convogli regionali fermano anch’essi a Escorial. La stazione dista circa un chilometro dal monastero, collegata da bus urbani.
- Autobus: i bus 661 e 664 partono dall’intercambiador di Plaza Moncloa e arrivano direttamente al borgo in approssimativamente 55 minuti.
Non manca la possibilità di poter scoprire questo patrimonio Unesco sfruttano tour organizzati da Madrid, i quali spesso includono trasporto e visite guidate al monastero e, in alcune opzioni, alla Valle de los Caídos (imponente complesso monumentale edificato durante la dittatura di Franco, con basilica sotterranea, abbazia e una croce alta 150 metri. Oggi rappresenta sia un luogo di memoria della Guerra Civile spagnola, sia un simbolo controverso del regime franchista).
Orari e biglietti
Il complesso apre dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 18, con prolungamento fino alle 19 nei mesi estivi, mentre la Casa del Infante Don Gabriel apre solo il venerdì. Il biglietto intero costa 14 euro, quello ridotto 7 euro.
Alcuni punti di interesse, come la Casita del Príncipe, richiedono un biglietto aggiuntivo. Visite guidate e audioguide consentono di approfondire la conoscenza del complesso nella maniera migliore possibile.
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