Monza, aggredisce modella su un treno: 26enne portato in Cpr
È stato portato al Cpr di Torino dalla Polizia di Stato, in esecuzione di un provvedimento adottato dal Questore di Monza e della Brianza, un cittadino straniero di 26 anni che lunedì 3 novembre aveva aggredito senza motivo una giovane donna su un treno regionale tra le stazioni di Carnate Usmate e Arcore. Il giovane, già titolare di un permesso di soggiorno scaduto e non rinnovato, era già noto agli operatori per diversi reati di aggressione e danneggiamento. E di recente, a Palermo, aveva minacciato con un coltello una ragazza in un bar, motivo per cui il Questore di Palermo aveva emesso nei suoi confronti il foglio di via obbligatorio per la durata di quattro anni.
Il riconoscimento
L’uomo, nella mattinata di mercoledì 5, è stato riconosciuto dagli addetti alla security di Trenord nella stazione di Carnate, e questi hanno immediatamente allertato il personale della Polizia Ferroviaria di Monza. Gli agenti, dopo il fotosegnalamento presso il Gabinetto di Polizia Scientifica della Questura finalizzato ad accertare l’effettiva identità dello straniero, lo hanno accompagnato presso l’Ufficio Immigrazione.
Accertata la sua condizione di irregolarità, il Questore di Monza della Brianza ha adottato il provvedimento di collocamento presso il CPR di Torino, grazie al posto messo a disposizione dalla Direzione centrale dell’immigrazione e della polizia delle frontiere del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del ministero dell’Interno. Presso il luogo di trattenimento il cittadino sarà trattenuto per il tempo necessario all’organizzazione del viaggio per il rimpatrio nel Paese di origine.
La denuncia della ragazza
La ragazza vittima dell’aggressione, Stephanie A., una modella originaria del Brasile, due giorni fa, aveva denunciato quanto accaduto con un post su Instagram. Questo il suo racconto: “Mentre tornavo a casa, ero sul treno tra le stazioni di Carnate Usmate e Arcore, questo criminale ha iniziato a fissarmi, poi mi ha lanciato una bottiglia d’acqua senza nessun motivo” e ha iniziato “subito ad offendermi con diverse parolacce e mi diceva di stare zitta, io non dicevo niente e provavo a capire cosa succedeva”.
“Poi, con una stupida reazione, gli ho detto di stare zitto e di non parlare con me. E me ne sono andata spaventata. Quando lui si è alzato per seguirmi, ha gridato che che mi avrebbe uccisa, ha provato a prendermi per il collo. Ho spruzzato lo spray al peperoncino per allontanarlo”.
“Poi ha iniziato a picchiarmi con un pugno e, mentre ero per terra, mi dava calci. Sono stati minuti di terrore in cui pensavo che non sarei riuscita a sopravvivere. Sono stati minuti che per me sono stati infiniti, di aggressione fisica mentre provavo a scappare, e l’unica cosa che mi ha salvato la vita è stato il mio spray al peperoncino, perché le persone guardavano senza provare ad aiutarmi. Oggi sono riuscita a scappare viva però ci sono tante ragazze che vengono uccise da tipi come questi. Recentemente il mondo ha visto la morte della ragazza a NY dentro la metro, senza che lei facesse nulla”.
Il riferimento è a Iryna Zarutska, la 23enne accoltellata a morte lo scorso agosto su un treno negli Stati Uniti. La giovane posta anche alcune foto sia dell’aggressore che delle ferite subite.
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