Northern Line: storia e segreti della prima metropolitana elettrica di Londra

La Northern Line è una delle linee più conosciute, percorse e discusse della metropolitana londinese. Ma pochi sanno che è anche la prima linea sotterranea al mondo alimentata con treni elettrici. Il suo debutto risale al 1890, quando fu inaugurata come City & South London Railway, segnando una svolta epocale nella storia dei trasporti urbani.
Col tempo, la linea è cresciuta, si è fusa con altri tratti e oggi rappresenta una spina dorsale del trasporto cittadino. Ma dietro i suoi tunnel si nasconde una storia affascinante fatta di tecnologia d’avanguardia, architetture sorprendenti, episodi curiosi e profonde trasformazioni urbane.
La nascita della prima metropolitana elettrica
Nel cuore dell’epoca vittoriana, Londra era già congestionata dal traffico e soffocata dal fumo dei treni a vapore. Fu così che si pensò di sperimentare una nuova tecnologia: i treni elettrici sotterranei. Il progetto prese forma con la City & South London Railway, che il 4 novembre 1890 inaugurò un breve percorso tra Stockwell e King William Street, vicino a Bank.
La linea era composta da soli sei chilometri, e i treni correvano in tunnel dal diametro molto ridotto. Le carrozze erano piccole, chiuse, buie e rumorose: un’esperienza claustrofobica, tanto che vennero soprannominate dai londinesi “penny tubes” o “topi ferroviari”. Nonostante ciò, l’idea prese piede, e fu un successo tecnico: Londra aveva appena dato vita al futuro delle metropolitane.
La linea fu la prima al mondo a usare motori elettrici a corrente continua, e l’alimentazione avveniva tramite una terza rotaia laterale, ancora oggi in uso su gran parte della rete londinese. L’impatto fu tale che il modello venne rapidamente adottato in altre città europee e americane.
Per saperne di più sulla storia ufficiale della metropolitana londinese, puoi visitare la pagina dedicata del London Transport Museum.

La City & South London Railway fu la prima metropolitana elettrica sotterranea della storia: inaugurata nel 1890, è oggi integrata nella Northern Line
Una linea, due rami e infiniti incroci: la struttura attuale
Nel corso del Novecento, la linea originaria fu progressivamente ampliata e fusa con la Charing Cross, Euston and Hampstead Railway, creando nel 1937 l’attuale Northern Line. Una delle sue caratteristiche distintive è il fatto di avere due rami distinti nel centro di Londra, un caso unico nella rete.
Il ramo Bank e quello Charing Cross si separano a Camden Town, per poi riunirsi a Kennington. Questo significa che alcune stazioni, come Leicester Square o Tottenham Court Road, sono servite da un solo ramo. Per i pendolari può sembrare complicato, ma questa ramificazione permette di servire meglio sia la zona ovest che la City.
Oggi, la Northern Line collega Morden (a sud) con tre diverse destinazioni a nord: High Barnet, Mill Hill East ed Edgware, passando per 52 stazioni e coprendo oltre 58 chilometri. È la linea più lunga e profonda della rete, con pendenze e curve che la rendono anche una delle più impegnative da gestire per i macchinisti.
Camden Town resta ancora oggi uno dei nodi più affollati della linea, tanto che esistono piani per ricostruire la stazione e ampliarla nei prossimi anni.
Architetture e stazioni iconiche lungo la linea
Molte stazioni della Northern Line sono veri e propri pezzi di storia dell’architettura urbana londinese. Le più antiche, come Kennington o Clapham North, conservano ancora elementi dell’estetica vittoriana: mattoni rossi, finestre ad arco, e piccoli edifici di superficie con accessi stretti.
Negli anni ’30, grazie al lavoro dell’architetto Charles Holden, alcune stazioni vennero ricostruite secondo i canoni modernisti: facciate geometriche, vetro, cemento e un’attenzione particolare alla funzionalità. Un esempio è Oval, uno degli ingressi più eleganti e semplici dell’intera rete.
Altre stazioni come Tufnell Park o Belsize Park sono celebri per i dettagli d’epoca, le scale a chiocciola, e l’assenza di scale mobili, mentre Hampstead è la più profonda di tutta la Tube, con i suoi 58,5 metri di profondità e ascensori originali ancora in funzione.
L’ampliamento più recente è quello verso Battersea Power Station, inaugurato nel 2021. Le nuove stazioni di Nine Elmse Battersea sono dotate di design contemporaneo, spazi ampi e illuminazione naturale. Questo progetto ha portato la Northern Line nel cuore di uno dei più importanti progetti immobiliari e culturali di Londra.
Per dettagli sul progetto Battersea Extension, puoi consultare la pagina ufficiale di Transport for London.
Tra leggende urbane, bunker e cinema
Come ogni linea storica, anche la Northern Line è piena di curiosità e aneddoti. A Goodge Street, durante la Seconda Guerra Mondiale, venne allestito un bunker segreto utilizzato dal War Cabinet di Winston Churchill. Il rifugio è tuttora esistente, ma chiuso al pubblico.
Molti tunnel e vecchie sezioni abbandonate della linea vengono oggi usati come location cinematografiche o per esercitazioni militari. La linea è apparsa in James Bond – Skyfall, nella serie Sherlock della BBC e nel film 28 Weeks Later.
Un’altra leggenda vuole che tra Embankment e Charing Cross si trovi una delle gallerie più “infestate” di Londra. I racconti parlano di apparizioni e strane interferenze radio, tanto che alcuni macchinisti si rifiuterebbero di passare da lì fuori orario.
Nel romanzo Neverwhere di Neil Gaiman, ambientato in una Londra sotterranea parallela, molte stazioni della Northern Line vengono reinterpretate in chiave fantasy. Un omaggio implicito al potere mitico del Tube nella cultura inglese.
Una linea amata, odiata e fondamentale
La Northern Line è spesso oggetto di lamentele per i suoi ritardi, sovraffollamenti e guasti tecnici, tanto da essere soprannominata “Misery Line” dai pendolari. Tuttavia, è anche una delle più frequentate: trasporta ogni anno oltre 220 milioni di passeggeri, ed è vitale per collegare quartieri densamente abitati come Clapham, Camden, Islington, Barnet e Finchley.
Il futuro prevede investimenti in treni automatizzati, sistemi di ventilazione migliorati e modernizzazione delle infrastrutture. Ma resta il fatto che, più di ogni altra linea, la Northern racconta la storia evolutiva della Tube, dai primi esperimenti elettrici del 1890 alla rete interconnessa e moderna di oggi.
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