Nuova sonda giapponese HTV-X: trasforma la ISS in un laboratorio militare orbitale
Il Giappone ha raggiunto un traguardo significativo nella difesa spaziale sperimentando un nuovo sistema orbitale per rilevare missili ipersonici. A bordo della navetta HTV-X, sviluppata da Mitsubishi Heavy Industries per conto della Japan Aerospace Exploration Agency (JAXA), ingegneri e militari stanno testando una tecnologia pensata per intercettare dal cosmo uno dei tipi di armamento più difficili da tracciare.
L’HTV-X nasce ufficialmente come successore dei precedenti veicoli cargo giapponesi destinati alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Come le capsule Dragon di SpaceX o Cygnus di Northrop Grumman, anche il veicolo nipponico trasporta viveri, strumenti scientifici ed esperimenti, ma con una differenza sostanziale: invece di bruciare nell’atmosfera al termine della missione, resterà in orbita fino a 18 mesi. Durante questo periodo, fungerà da laboratorio orbitale per testare nuove tecnologie spaziali che potranno essere integrate nei futuri satelliti giapponesi.
Proprio questa funzione di “banco di prova” ha attirato l’interesse del Ministero della Difesa giapponese (MOD), che ha installato sul cargo una serie di sensori a infrarossi progettati per rilevare la firma termica dei missili ipersonici. Queste armi, in grado di viaggiare a velocità superiori a Mach 5 (oltre 6.000 chilometri orari) e di modificare traiettoria durante il volo, rappresentano una sfida enorme per i radar convenzionali, che faticano a seguirne i movimenti rapidi e imprevedibili.
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