Pacchi cinesi: eliminata l'esenzione dai dazi
I ministri dell’economia degli stati membri hanno approvato l’eliminazione della soglia di esenzione dai dazi per i pacchi con valore inferiore a 150 euro durante la riunione dell’Ecofin di ieri. La novità dovrebbe entrare in vigore dal 2028, ma potrebbe essere anticipata al 2026, come suggerito dall’Italia. Il Codacons ha criticato la possibile tassa da 2 euro.
Dazi anche sui pacchi di piccolo valore
Attualmente i pacchi con valore inferiore a 150 euro che arrivano in Europa non pagano dazi doganali e sono soggetti a meno controlli. I principali beneficiari di questa esenzione sono Temu, Shein e AliExpress. Secondo la Commissione europea, nel 2024 sono entrati nel Vecchio Continente oltre 4,6 miliardi di pacchi con prodotti venduti online, il 91% dei quali provenienti dalla Cina.
Grazie all’esenzione attuale, il 65% dei pacchi sono sottovalutati per evitare dazi e controlli. Ciò comporta conseguenze negative per la concorrenza e per l’ambiente. In alcuni casi, i pacchi contengono prodotti illegali e pericolosi, in quanto non rispettano le leggi europee.
I ministri dell’economia hanno approvato l’eliminazione dell’esenzione. Tutti i pacchi che arriveranno da paesi extra UE saranno soggetti ai dazi doganali. La nuova regola dovrebbe essere applicata quando sarà attivo il nuovo Customs Data Hub (piattaforma centralizzata), quindi non prima del 2028.
Vista l’urgenza, il Consiglio UE ha concordato l’implementazione di una soluzione temporanea per imporre i dazi doganali entro il 2026 finché non sarà operativo il Customs Data Hub. Questo suggerimento è arrivato dall’Italia, come sottolinea il ministro Giancarlo Giorgetti:
Siamo soddisfatti per l’accordo su questa misura. Il nostro mercato è invaso da spedizioni online da parte di piattaforme non europee. Un fenomeno che sta distruggendo il commercio al dettaglio. Una misura positiva che l’Italia ha sempre appoggiato, una delle prime in linea con la discussione sulla concorrenza sleale che si è fatta ieri in Eurogruppo. Molto bene anche l’accordo che abbiamo trovato in sede Ecofin che consente di anticipare l’applicazione della norma già dal 2026 per i paesi che vorranno farlo.
Il governo italiano potrebbe imporre una tassa di 2 euro per i pacchi con valore inferiore a 150 euro e peso fino a 2 Kg. Il Codacons ha evidenziato che, in caso di applicazione della tassa a livello europeo, i consumatori pagherebbero 9,2 miliardi euro all’anno.
L’associazione ha ricordato che esiste un altro pericolo. Diversi cittadini italiani hanno ricevuto sanzioni dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per aver importato prodotti contraffatti. Il cittadino viene considerato l’importatore della merce a fini doganali, quindi è responsabile della violazione delle norme in tema di proprietà industriale e diritto d’autore.
Chi acquista un prodotto su Temu, Shein o simili piattaforme non può tuttavia visionare la merce prima dell’acquisto, per cui non può sapere se il prodotto sia o meno contraffatto e se disponga delle necessarie licenze. Gli utenti devono quindi evitare l’acquisto di prodotti di noti brand per non rischiare una sanzione.
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