Paolo Adinolfi: chi era il giudice scomparso nel 1994
Il giudice Paolo Adinolfi scomparve il 2 luglio 1994. Quel giorno uscì dalla sua abitazione intorno alle 9, fu visto per l’ultima volta nella biblioteca del Tribunale Civile di Roma, in viale Giulio Cesare, dove aveva lavorato per molti anni, prima alla sezione Fallimentare e poi alla seconda Civile. La sua auto venne ritrovata poche ore dopo al Villaggio Olimpico. Le indagini successive non portarono risultati concreti, e il caso è tuttora uno dei misteri irrisolti di Roma degli anni ’90.
Di formazione cattolica, aveva superato giovanissimo il concorso in magistratura. Dopo una prima esperienza a Milano, tornò a Roma, dove – al momento della scomparsa – ricopriva l’incarico di consigliere alla Corte d’Appello, dopo una lunga carriera al Tribunale fallimentare. Proprio in quella sezione si era occupato di inchieste delicate come il crac Fiscom, che toccavano i legami tra potere economico, servizi segreti deviati e criminalità organizzata, in particolare la Banda della Magliana.
Le inchieste sulla sua scomparsa sono state archiviate, la prima molto frettolosamente nel 1996 mentre l’altra più approfondita nel 2003.
Questo articolo Paolo Adinolfi: chi era il giudice scomparso nel 1994 proviene da LaPresse
Qual è la tua reazione?
Mi piace
0
Antipatico
0
Lo amo
0
Comico
0
Furioso
0
Triste
0
Wow
0




