Paris fashion week al via. Mai così tanti i debutti importanti

Settembre 29, 2025 - 19:30
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Paris fashion week al via. Mai così tanti i debutti importanti
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Dopo una ricchissima fashion week milanese, parte oggi l’altrettanto intensa settimana francese. A incendiare (metaforicamente) le passerelle saranno infatti i tanti – forse mai così tanti – debutti creativi che andranno in scena durante la lunga manifestazione, che, con un calendario di nove giorni (dal 27 settembre al 7 ottobre), si prepara a dare spazio a più di 70 show.

Avant toute chose, tra i tanti appuntamenti imperdibili, la grande attesa è riservata principalmente alla prima prova di Matthieu Blazy alla direzione creativa di Chanel, in programma per la sera del penultimo giorno di sfilate.

Negli ultimi mesi, tra stampa e addetti ai lavori, si è molto chiacchierato – in questo continuo riassetto degli uffici stile – su quale sarà il debutto più importante di settembre. Ma la prima volta di Blazy porta con sé una sfida storica: riportare linfa creativa a un brand che è un’istituzione, la cui visione, dopo Coco Chanel, è stata plasmata quasi interamente da Karl Lagerfeld. In questi mesi Blazy ha preso le redini da Virginie Viard, tra le stiliste forse più divisive degli ultimi anni. A rendere ancora più difficile il compito, pesa anche la questione dei conti: nel 2024 i ricavi di Chanel sono diminuiti del 5,3% a tassi correnti e del 4,3% a cambi costanti, attestandosi a 18,7 miliardi di dollari (pari a 16,52 miliardi di euro). Si tratta del primo rallentamento delle vendite dal 2020.

Tornando ai big in calendario – che per la prima volta vede l’ultimo giorno alleggerirsi, senza grandi brand in chiusura – cresce l’attesa per la prima collezione femminile di Jonathan Anderson da Dior. Dopo un debutto maschile amatissimo dagli insider, già virale su TikTok, la seconda prova del ready-to-wear è fissata per il primo ottobre.

C’è poi anche un italiano a cui spetta uno dei momenti più attesi: Pierpaolo Piccioli presenterà le sue prime creazioni per Balenciaga la sera di sabato 4 ottobre, dando inizio a un nuovo ciclo per uno dei brand più discussi degli ultimi anni. Solo qualche mese fa, lo stilista di Nettuno era in prima fila alla couture ad applaudire Demna, in uscita dopo dieci anni alla guida creativa e ora allo stile di Gucci.

Passando a nomi forse meno affermati, ma con eredità pesanti da raccogliere, il duo formato da Jack McCollough e Lazaro Hernandez si prepara alla prima collezione per Loewe (quinto giorno di sfilate), mentre Duran Lantink accetterà, il prossimo 5 ottobre, la sfida di riportare Jean Paul Gaultier al ready-to-wear, dopo anni in cui il marchio ha sfilato solo tramite la formula dello special guest nella settimana della couture. Miguel Castro Feritas, invece, è stato il nome designato per rendere nuovamente desiderabile Mugler, rispolverando il lavoro del fondatore Manfred Thierry Mugler. Per lui, l’appuntamento è fissato alle 12 del 2 ottobre. Carven sfilerà invece con la prima collezione disegnata da Mark Thomas come proprio design director. Thomas si siede così a tutti gli effetti sulla poltrona lasciata da Louise Trotter, che a dicembre è passata alla guida creativa di Bottega Veneta (il debutto a Milano è avvenuto durante questa fashion week).

Ultimo, ma non per importanza, Glenn Martens: dopo aver stupito con il battesimo della couture per Maison Margiela, al designer belga ora spetta il primo ready-to-wear.

C’è poi chi ritorna tra i ranghi: dopo anni di presentazioni digitali e show fuori calendario voluti da Hedi SlimaneCeline, sotto la nuova guida di Michael Rider (che ha debuttato durante l’alta moda), torna a essere una colonna della manifestazione d’Oltralpe.

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Redazione Redazione Eventi e News