Pedullà: giornalista italiano licenziato per “una domanda scomoda” su Israele alla Commissione europea
Bruxelles – “Un giornalista dell’agenzia di stampa Nova è stato licenziato in tronco qualche giorno dopo aver rivolto alla portavoce della Commissione europea Paula Pinho una domanda scomoda su Israele”. Lo annuncia in una nota Gaetano Pedullà, europarlamentare del Movimento 5 Stelle.
Il deputato ricostruisce che Gabriele Nunziati, un giovane giornalista arrivato a Bruxelles solo da poche settimane, durante il briefing quotidiano della Commissione, lo scorso 13 ottobre, aveva chiesto se l’esecutivo europeo intendesse agire perché Israele pagasse la ricostruzione di Gaza, così come si sta pretendendo la Russia faccia con l’Ucraina. “Una domanda lucida e coerente – commenta Pedullà – a cui la portavoce imbarazzata non ha saputo rispondere, ignorando tra l’altro la risposta a una interrogazione di Sabrina Pignedoli dell’ex Alto rappresentante della politica estera Josep Borrell in cui – a nome della Commissione stessa – chiedeva a Israele di risarcire i beni che aveva demolito o smantellato”.
Pedullà invia dunque a Nunziati “la nostra solidarietà e la nostra vicinanza, certi che non si piegherà a queste subdole forme di censura che indeboliscono il giornalismo libero e indipendente”. Il parlamentare poi avanza un dubbio: “Sarebbe gravissimo – afferma nella nota – se la Commissione avesse avuto un ruolo in questa ennesima pietra tombale sulla libertà di stampa in Italia. Si faccia chiarezza subito anche se ci sono state pressioni esterne sulla direzione di Nova che hanno influenzato questa decisione”.
A Fanpage.it Nunziati ha spiegato che dopo aver posto la domanda ha “ricevuto delle telefonate da parte dei superiori. I toni erano abbastanza tesi. Poi è arrivata la lettera di interruzione del rapporto di collaborazione”.
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