Per il lusso è tempo di rinascita

All’inizio del 2025, l’anno che ormai volge al termine, il panorama del mercato del lusso sembrava segnato da incertezze globali. Le previsioni di Altagamma, con una possibile contrazione compresa tra il -2% e il -5%, riflettevano il clima di instabilità che permeava il settore. A differenza di quanto accaduto in passato, dove le difficoltà erano legate a fattori economici o geopolitici ben definiti e localizzati, quest’anno ha visto una combinazione di sfide globali che hanno spiazzato i grandi player del lusso e della moda. La crisi dei consumi in Cina, dovuta anche al crollo del mercato immobiliare, si è unita alla potenziale frenata degli Stati Uniti, una delle principali locomotive per l’export del lusso, in seguito alla persistente incertezza sui dazi. A complicare ulteriormente il quadro, la Germania, storicamente motore d’Europa, ha mostrato segni di debolezza, mentre la Francia affrontava una grave crisi politica.

Nonostante queste difficoltà, le previsioni più pessimistiche si sono rivelate, per una volta, superiori alla realtà. Le ultime trimestrali delle principali case di moda e lusso suggeriscono segnali di ripresa, anche se, come sottolineano gli esperti, con la dovuta cautela.

Un fattore cruciale che sta giocando un ruolo determinante nella ripresa è il mercato statunitense. Nonostante i dazi e la debolezza del dollaro, i consumatori americani continuano a sostenere la spesa in beni di lusso, sia a livello nazionale che internazionale, come confermano i dati delle vendite tax-free. Questo trend positivo dimostra la resilienza degli Stati Uniti come motore di crescita per il settore, un segnale incoraggiante che potrebbe continuare anche nei prossimi anni.

Diverso è il caso della Cina, dove i segnali di ripresa sono più incerti. Se da un lato l’aumento dei consumi non appare ancora consolidato, dall’altro il risparmio accumulato dai consumatori cinesi potrebbe rappresentare una leva importante per una ripresa.

Nonostante le sfide ancora presenti, il peggio potrebbe essere dunque alle spalle. Il percorso verso la stabilizzazione e la crescita sarà graduale, ma sembra essere più vicino di quanto previsto all’inizio dell’anno. Con il consumatore che continua a evolversi e il settore del lusso che deve rispondere sempre più tempestivamente e con strategie nuove e più mirate alla domanda di esperienze personalizzate, l’industria si trova ora a un crocevia che, seppur segnato da incertezze, offre anche nuove opportunità.