Perché il rover Perseverance fotografa di continuo un piccolo labirinto?
Chi è abituato a visitare il sito ufficiale NASA, quello in cui si trovano le immagini RAW in arrivo da Marte, avrà sicuramente notato alcuni scatti molto particolari. Tra le tante immagini inviate a Terra dal rover Perseverance, una in particolare ha attirato l’attenzione degli appassionati: un piccolo e complesso labirinto inciso su una piastra metallica. Nessuna strana struttura marziana, nessun simbolo alieno: si tratta invece di un elemento fondamentale per uno degli strumenti scientifici più avanzati del rover, noto con il curioso acronimo SHERLOC.
SHERLOC, che sta per Scanning Habitable Environments with Raman & Luminescence for Organics and Chemicals, è stato progettato per analizzare le rocce marziane e rilevare composti organici che potrebbero indicare la presenza di vita microbica passata. Per farlo con precisione, ha bisogno di una calibrazione regolare e accurata. Ed è qui che entra in gioco il famoso labirinto: una delle dieci "calibration targets", ovvero superfici di riferimento utilizzate per tarare lo strumento.
Montato su un braccio robotico lungo circa 2,1 metri, SHERLOC utilizza tecniche spettroscopiche, in particolare la spettroscopia Raman e la fluorescenza, per identificare la composizione chimica dei materiali. Ogni volta che deve controllare la qualità dei suoi dati o correggere piccoli disallineamenti del laser, torna a fotografare queste piastre di calibrazione, che si trovano sul corpo anteriore del rover.
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