Pigne e calze da donna: ne esce fuori qualcosa di meraviglioso
Quando inizio a preparare la casa per l’inverno, non penso mai subito alle decorazioni elaborate o agli acquisti dell’ultimo minuto. Finisco sempre per guardare quello che ho davanti e che, senza accorgermene, ha ancora un potenziale nascosto.
È un’attitudine che arriva un po’ dal desiderio di semplificare e un po’ dalla curiosità di capire cosa si può ottenere partendo dal niente. Le pigne, per esempio, arrivano a casa mia ogni anno quasi per caso: le raccolgo durante una passeggiata, le infilo in tasca distrattamente e poi restano lì, dimenticate in una ciotola. Le calze da donna, invece, sono un classico di quel cassetto che non vogliamo mai riordinare. Eppure, proprio da oggetti così ordinari, nasce una delle decorazioni più tenere e sorprendenti che abbia mai provato a fare.
Trasformare una pigna in una bambolina è un processo che affascina ancora prima di iniziare, perché non c’è nulla di complesso. Si parte con una pigna ben aperta e pulita, una di quelle che solitamente finiscono nelle ciotole decorative o nei sacchettini profumati. Tenendola in mano, si capisce subito che la sua forma naturale ricorda già la struttura di un vestito, qualcosa che scende a cono e ha una sua eleganza spontanea. È proprio questa forma a suggerire il resto del lavoro.
Bambolina fai da te con pigne, lana e riciclo creativo
Il primo passo consiste nel creare il volto. La calza color carne è perfetta, perché segue la forma della pallina che userai come testa senza lasciare pieghe evidenti. È morbida, uniforme, elastica quanto basta per essere tirata senza perdere delicatezza. Una volta avvolta, diventa la pelle della bambolina, liscia e neutra.
Quando la testa è pronta, basta un po’ di pazienza per modellarla. Si annoda la calza sul retro, si regola la tensione e si inserisce una perla o un piccolo elastico per definire meglio la forma. A questo punto entrano in gioco i dettagli che danno espressione. Si disegnano gli occhi con un pennarello fine, sempre con la mano leggera per ottenere un tratto sottile e dolce.

La bocca è una piccola curva, niente di caricaturale, e il blush si ottiene con un velo di colore leggerissimo. Molti usano l’ombretto, perché regala un effetto naturale. Il volto prende vita con rapidità, tanto che viene spontaneo aggiungere subito i capelli fatti con la lana. Qui la scelta del filato è fondamentale: meglio un colore chiaro o pastello, come rosa cipria o beige morbido, che richiama la delicatezza della bambolina.
Per realizzare i capelli si tagliano tanti fili di lana della stessa lunghezza, si legano al centro e si fissano dietro la testa. Basta poi sistemare le ciocche, aggiungere un fiocchetto o una perlina, e la bambolina sembra già parlare. A quel punto si passa al corpo, che coincide con la pigna. È il pezzo più scenografico perché basta incollare la testa nella parte superiore per trasformarla immediatamente in un personaggio. La pigna diventa il vestito, con una texture naturalmente invernale. A questo punto si possono aggiungere braccia create con due fili di corda o lana intrecciata, da fissare ai lati con una goccia di colla.
Viene poi la parte delle ali. Le puoi realizzare usando un nastro di tulle rigido, da piegare su se stesso e fermare al centro con un pezzetto di spago. Una volta aperto, il tulle crea ali delicate e leggere, perfette per una bambolina che richiama l’inverno ma senza cadere nel kitsch. Le ali si fissano sul retro, e in quel momento il progetto cambia completamente aspetto. L’ornamento non sembra più un semplice lavoretto ma un oggetto pensato, armonico, con una sua grazia.
Nella parte finale del processo si aggiungono i dettagli che completano l’atmosfera. Una collana di perline leggere fa subito festa, un piccolo fiocco rosa dà dolcezza senza risultare banale. Infine si aggiunge un cordino nella parte superiore della testa per poter appendere la bambolina all’albero o usarla come decoro da muro o da maniglia.
E mentre la si osserva da lontano, ci si accorge che non è solo un addobbo: è il risultato di un gesto lento, familiare, che porta dentro un po’ di calma e creatività.
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