Procedure semplificate e meno costi di compliance: il Consiglio approva la semplificazione del CBAM

politica europea
Procedure semplificate e meno costi di compliance: il Consiglio approva la semplificazione del CBAM
Il Consiglio europeo ha approvato un nuovo regolamento CBAM per ridurre gli oneri amministrativi e i costi di compliance per gli importatori di alcune merci importate da paesi extra-UE, come acciaio, cemento, alluminio, fertilizzanti, elettricità e idrogeno, in particolare le PMI, senza compromettere gli obiettivi climatici. La novità principale è una soglia “de minimis” che esenta le importazioni fino a 50 tonnellate annue per importatore. Il regolamento introduce anche semplificazioni procedurali e permette l’importazione condizionata all’inizio del 2026, in attesa della registrazione CBAM.

Rendere la compliance al meccanismo di adeguamento alle frontiere dell’UE per le emissioni di carbonio (CBAM) più efficiente e meno costosa: è questo lo scopo del regolamento adottato dal Consiglio nell’ambito del cosiddetto pacchetto legislativo “Omnibus I”.
L’obiettivo principale è ridurre gli oneri normativi e amministrativi, nonché i costi di conformità per le imprese dell’UE, in particolare le PMI.
L’obiettivo climatico alla base del CBAM rimane invariata, poiché circa il 99% delle emissioni incorporate nei beni importati soggetti al CBAM continuerà a essere coperto.
Ricordiamo che il CBAM è la normativa introdotta dall’Unione Europea per tassare le emissioni di CO₂ incorporate in alcune merci importate da paesi extra-UE, come acciaio, cemento, alluminio, fertilizzanti, elettricità e idrogeno.
Semplificazione del CBAM: cosa cambia per gli importatori
Il recente aggiornamento del regolamento apporta modifiche significative per snellire l’applicazione del meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (CBAM).
Una delle novità principali è l’introduzione di una soglia di massa per il regime “de minimis”, che sostituisce l’attuale esenzione per valore trascurabile: le importazioni fino a 50 tonnellate annue per singolo importatore non saranno soggette alle regole CBAM.
Questa misura è concepita per esentare prevalentemente le PMI e i privati che movimentano quantità limitate di merci CBAM.
Un’ulteriore modifica cruciale è volta a prevenire interruzioni per gli importatori all’inizio del 2026, permettendo l’importazione di merci CBAM a determinate condizioni, in attesa della registrazione CBAM dell’importatore.
Il regolamento emendato introduce anche diverse altre misure di semplificazione che toccano, tra l’altro, l’autorizzazione, la raccolta dati, il calcolo delle emissioni, le regole di verifica e il calcolo della responsabilità finanziaria dei dichiaranti autorizzati CBAM.
Infine, sono state affinate le disposizioni relative alle sanzioni e le norme che riguardano i rappresentanti doganali indiretti.
L’atto legislativo sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea nei prossimi giorni ed entrerà in vigore il terzo giorno successivo alla pubblicazione.
L'articolo Procedure semplificate e meno costi di compliance: il Consiglio approva la semplificazione del CBAM proviene da Innovation Post.
Qual è la tua reazione?






