Puoi scegliere Cédric Grolet anche per vestirti

Non solo spatole, fruste e mattarelli. Oggi lo stile di Cédric Grolet passa anche dal guardaroba. Il pasticcere francese, già protagonista di una fortunata collaborazione con Zara Home dedicata agli utensili da cucina dal design minimalista, torna a sorprendere con una nuova incursione nel mondo lifestyle: questa volta è l’abbigliamento a parlare il suo linguaggio.
In occasione del cinquantesimo anniversario del brand spagnolo, Zara ha lanciato una capsule collection speciale che porta la firma di cinquanta creativi internazionali, scelti per ridefinire i confini tra moda, arte, gastronomia e cultura. Grolet è uno di loro, con un capo che sembra quasi un autoritratto tessuto: una overshirt in lana jacquard color marrone caldo, dalla silhouette boxy e avvolgente, caratterizzata da zip frontale e dettagli di taglio sartoriale. La superficie è decorata da un pattern tondeggiante e goloso che richiama le forme dei suoi iconici dolci, dalle brioche alla frutta scolpita. Il risultato è un giaccone che non solo veste, ma racconta un immaginario fatto di morbidezza e piacere, trasportando l’estetica della pasticceria nel linguaggio della moda.
La capsule “50 Pieces, 50 Creators” sarà disponibile in tutto il mondo a partire dal 6 ottobre (ore 15 CEST in Spagna, ore 9 a New York, ore 22 a Tokyo), online e negli store selezionati Zara. Un lancio globale che segna un momento simbolico nella storia del marchio, aperto a contaminazioni culturali senza precedenti.
Oltre a Grolet, la lista dei protagonisti è ricca di nomi di spicco. Ci sono icone della moda come Cindy Crawford, con un body e denim set dall’anima anni Novanta; Christy Turlington, che firma un travel case set elegante e funzionale; Charlotte Rampling, che ha immaginato un taccuino per l’uso quotidiano; e il fotografo Craig McDean, che ha disegnato una biker leather jacket dall’attitudine rock. Dal mondo della cucina arriva anche Dominique Crenn, prima donna a ottenere tre stelle Michelin negli Stati Uniti, che ha ideato un abito nero lungo e fluido, dichiarazione di eleganza e libertà femminile. Un mosaico di creatori che restituisce l’immagine di un Zara sempre più aperto al dialogo tra mondi diversi.
Se con Zara Home Grolet aveva già portato nelle case degli appassionati la possibilità di impastare e decorare con strumenti che riproducevano la sua eleganza essenziale, oggi lo ritroviamo a dare forma a un oggetto che travalica la cucina. Il suo overshirt è insieme un capo di abbigliamento e un manifesto: mostra come la gastronomia possa diventare estetica quotidiana, uscire dai laboratori e trasformarsi in pattern, in tessuto, in racconto da indossare.
Forse non sorprende che un pasticcere capace di trasformare una mela in scultura si cimenti ora nel rendere la lana un materiale gourmand. Ma certo stupisce vedere come una brioche possa trovare posto nel guardaroba. Con Zara, Grolet continua a espandere il suo universo: dalla pasticceria all’arte di vestire, passando per l’idea che il gusto possa farsi esperienza totale.
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