Recensione Framework Laptop 12: nessuno come lui, nel bene e nel male

Novembre 6, 2025 - 02:00
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Recensione Framework Laptop 12: nessuno come lui, nel bene e nel male

Se dici Framework dici "do it yourself edition", ovvero la versione che devi "montare" da solo e senza sistema operativo pre-installato. Rispetto al passato, l'azienda ha talmente semplificato la procedura di assemblaggio dei pochi componenti necessari che è davvero alla portata di chiunque e come di consueto c'è una guida completa in italiano, che passo passo spiega cosa fare.

Installare SSD e RAM adesso non richiede nessuna vite: c'è un sistema meccanico che con un paio di levette assicura i componenti alla motherboard. Anche la tastiera non va collegata (come negli altri Framework Laptop) ma solo appoggiata: dei magneti disposti lungo il profilo faranno tutto il lavoro. Al termine vanno solo avvitate 8 viti torx "captive" (che non si perdono mai) sul retro, e il portatile è pronto alla prima configurazione. Rispetto al Laptop 13 è tutto ancora più facile e intuitivo.

Mentirei se vi dicessi che l'assemblaggio è impeccabile come quello di un PC preconfigurato e monolitico, ma le sbavature sono piccolissime e assolutamente trascurabili, soprattutto perché ben mascherate da materiali e design.

Il sistema di Expansion Card resta il tratto distintivo della serie Framework, oltre che una delle sue caratteristiche più comode. I quattro slot laterali permettono di scegliere liberamente tra porte USB-C, USB-A, HDMI (2.0b), DisplayPort, Ethernet, (micro)SD, o persino unità di archiviazione dedicate (fino a 1 TB). Tutti i moduli sono intercambiabili e retrocompatibili con quelli delle generazioni precedenti, peccato però che non tutti siano in tinta con la scocca del portatile, anche se è un particolare che si nota soprattutto guardandolo dalla base.

Anche la scheda madre è un modulo indipendente: può essere sostituita in futuro per aggiornare la CPU o cambiare piattaforma senza sostituire l'intero dispositivo. Framework ha inoltre previsto un mercato ufficiale di componenti e ricambi, dove acquistare parti nuove o rigenerate, incoraggiando il riuso e la manutenzione fai da te.

I materiali scelti sono vari, ma tendenzialmente non premium. La struttura del Framework Laptop 12 combina una cornice metallica interna con un rivestimento in TPU per assorbire gli urti. Questa scelta garantisce robustezza e flessibilità: il notebook resiste a urti e vibrazioni ed è stato testato per soddisfare gli standard MIL-STD-810, una certificazione che più spesso troviamo su certi portatili di fascia business.

Una volta che provi con mano quanto è facile (s)montare il Laptop 12, viene da chiedersi come mai tutti i portatili non siano così. Poi ovviamente ti accorgi che un po' di contrappasso c'è. Le dimensioni sono abbastanza compatte, anche se lo spessore di 18,45 mm non è certo al pari di soluzioni integrate. E anche il peso, per quanto ben bilanciato, orbita intorno a 1,3 kg, che per un 12 pollici non sono pochissimi.

La cerniera a 360 gradi ha però una buona resistenza, e permette di usarlo nelle solite tre modalità: classica, a tenda, o tablet, grazie al touchscreen con supporto per stilo. Il passaggio da una configurazione all'altra è fluido e la stabilità resta ottima, soltanto non aspettatevi di poter sollevare lo schermo con un dito perché la tastiera si alzerà a sua volta.

Dal punto di vista visivo, il portatile mantiene lo stile sobrio tipico di Framework, ma con un tocco più curato: superfici lisce, bordi stondati e tanta attenzione ai dettagli, non da ultimo quello dei colori, davvero vivaci ma anche ben accoppiati.

Tutti quelli a cui lo abbiamo fatto vedere lo hanno apprezzato tantissimo dal punto di vista estetico, segno di un portatile riconoscibile in mezzo a una massa ormai omologata.

Anche le scelte sostenibili si riflettono nella costruzione: il telaio integra fino al 35% di plastica riciclata post-consumo, e il sistema di spedizione è completamente a impatto zero grazie a packaging riciclabile e compensazione delle emissioni.

Il Framework Laptop 12 adotta una tastiera meccanicamente solida, con tasti a corsa da 1,5 millimetri e una risposta netta e precisa. La digitazione risulta confortevole anche nelle sessioni lunghe, grazie alla stabilità dei tasti e alla sensazione di pressione equilibrata.

Il layout è italiano, con tasto Invio grande e spaziatura regolare, un dettaglio che rende la scrittura naturale anche per chi passa da notebook più grandi. Unico sacrificio: i tasti "freccia su" e "freccia giù" molto schiacciati.

La tastiera è interamente sostituibile, come già sottolineato, ma non è retroilluminata, una scelta coerente con l'obiettivo di mantenere bassi i consumi e semplificare la manutenzione nel tempo, ma che al contempo risulta fastidiosa nell'utilizzo serale.

Il touchpad in vetro offre un controllo preciso e scorrevole, con driver di precisione di Microsoft e una superficie leggermente opaca che limita molto le impronte. Il clic è morbido e poco sonoro, ma non è aptico (non che ce lo aspettassimo). La superficie è abbastanza ampia, considerando le dimensioni complessive.

Come tradizione insomma, Framework non trascura il piacere d'uso dei dispositivi di input, e di questo non possiamo certo lamentarci.

Il Framework Laptop 12 è configurabile in tanti modi, ma tutti con processori Intel Core di 13ª generazione i3 o i5. La versione che abbiamo noi è la più potente, ma nessuna delle due punta sulle performance, questo sia chiaro.

Ecco quindi uno specchietto del modello in prova, personalizzabile direttamente dal sito ufficiale.

  • Display: LCD da 12,2", 16:10, 1.920×1.200 pixel a 60Hz, 400 nit, sRGB al 100%, contrasto tipico 1.500:1, touch e supporto stylus MPP 2.0 e USI 2.0
  • CPU: Intel Core i5-1334U
  • RAM: 16 GB DDR5 SO-DIMM slot singolo
  • Archiviazione: SSD NVMe M.2 2230 500 GB Western Digital Black SN770M
  • Webcam: 1080p@30 fps con sensore OV02C da 2 megapixel e interruttore fisico per la privacy
  • Connettività: Wi-Fi 6E Intel AX211
  • Porte: jack audio + 4 slot di Expansion Card configurabili (USB-C, USB-A, HDMI, DisplayPort, Ethernet, microSD, ecc.)
  • Audio: microfoni MEMS a doppia sensibilità e altoparlanti stereo da 2 W
  • Batteria: 50 Wh con alimentatore GaN da 60 W
  • Peso: 1.334 grammi (dipende in parte dagli slot di espansione)

Il sistema di raffreddamento impiega una ventola da 64 mm con singolo heat pipe da 8 mm e pasta termica Honeywell PTM7958, soluzione tipica dei laptop premium (ma di nuovo sottolineiamo che Framework non punta alle prestazioni con questo modello) 

Le specifiche mostrano infatti un buon equilibrio generale, pur con qualche carenza evidente: nessun metodo di sblocco biometrico, e RAM single-channel sono i due limiti più evidenti dalla scheda tecnica, casomai vi fossero sfuggiti.

Il display del Framework Laptop 12 è un pannello IPS da 12,2 pollici in formato 16:10, con una risoluzione di 1.920×1.200 pixel, ideale per chi lavora con documenti o naviga spesso sul web. La buona densità di pixel garantisce una discreta nitidezza, ma ormai siamo così abituati a display a più alta risoluzione che un occhio attento potrebbe notare la differenza. E c'è anche da dire che lo scaling di Windows non aiuta, con alcuni elementi dell'interfaccia (es. iconcine in Esplora risorse o nella suite Office) a più bassa risoluzione del dovuto.

La luminosità massima di circa 400 nit consente un uso confortevole anche in ambienti illuminati, a dispetto della finitura lucida, ma sotto la luce diretta del sole c'è poco da fare. La copertura 100% sRGB lo rende adatto per il web, e in generale è in linea con il tipo di dispositivo. Non siamo di fronte a un display "fotografico", a dispetto del supporto stylus.

Il trattamento antiriflesso è efficace e non penalizza la brillantezza dei colori. Gli angoli di visione sono ampi e uniformi, senza variazioni cromatiche evidenti, per quanto le cornici attorno allo schermo siano abbastanza ampie (ma risultano anche comode durante le rotazioni del display).

Il touchscreen risponde con precisione ai comandi e supporta stilo MPP 2.0 e USI 2.0. Framework ha realizzato un pennino ufficiale dedicato (USI 2.0), che riconosce 4.096 livelli di pressione e fino a 60 gradi di inclinazione, permettendo un controllo naturale del tratto nelle applicazioni di disegno o nei software per note digitali. La punta è sostituibile (un ricambio è incluso in confezione) e la struttura in alluminio da 15 grammi restituisce una sensazione solida ma bilanciata.

La ricarica avviene via USB-C e la batteria integrata da 80 mAh assicura diversi giorni d'uso reale. Il pennino è disponibile in cinque colorazioni coordinate con quelle del laptop, a conferma dell'attenzione estetica del marchio.

In uso quotidiano, la latenza è minima e la precisione buona, anche se lo schermo leggermente riflettente del Framework 12 non aiuta nei contesti di disegno più accurato, per i quali comunque non è pensato. Per scrittura, annotazioni e diagrammi resta però una soluzione comoda.

Framework Laptop 12 utilizza processori Intel Core di 13ª generazione, una scelta che privilegia efficienza e reattività più che le prestazioni pure e semplici. Le due configurazioni disponibili (Core i3-1315U e Core i5-1334U) condividono lo stesso TDP dinamico, compreso tra 15 e 40 watt, gestito da un sistema di dissipazione compatto ma efficace.

Il modello che abbiamo provato, con Intel Core i5-1334U, ha prestazioni fluide in tutti i contesti tipici d'uso: navigazione, produttività da ufficio, streaming, e programmazione / foto-ritocco leggeri. Giusto per dare un po' di benchmark, che poi ciascuno potrà confrontare con i sistemi di sua scelta, segnaliamo i 4.598 punti su PCMark 10 extended, 2.370 punti in single-core e 8.260 punti multi-core per Geekbench 6, e buoni valori per l'SSD con CrystalDiskMark (5.090 MB/s in lettura e 3.500 in scrittura).

Il Framework Laptop 13 di un paio di anni fa è superiore in tutto, giusto per un paragone casalingo, ma siamo anche arrivati al punto in cui non tutti i portatili devono per forza insistere sulle performance, anche perché è davvero difficile ormai trovarne di inadeguati ai compiti più comuni. E, a scanso di equivoci, questo non lo è.

In applicazioni più esigenti, come la codifica video o i carichi multi-thread, la differenza rispetto a notebook più potenti è evidente, ma resta accettabile considerando le dimensioni ridotte e la ventilazione quasi sempre silenziosa. Il profilo Bilanciato è quello consigliato per la maggior parte degli scenari, mentre la modalità Performance (resa con l'orribile traduzione "Prestazioni ottimali") offre solo un incremento marginale.

L'aspetto interessante è la stabilità sotto stress: anche durante benchmark prolungati, la CPU non mostra throttling significativo e mantiene temperature entro i 90 gradi. 

Le prestazioni grafiche, affidate alla GPU integrata Intel Xe, sono sufficienti per le attività quotidiane, ma inadatte al gaming (11.650 punti su Geekbench 6, 11.500 su 3DMark Night Raid), a eccezione di giochini 2D più che banali. Framework ha però annunciato che i futuri aggiornamenti della scheda madre potrebbero includere configurazioni con grafica superiore, mantenendo la stessa struttura del telaio.

Framework Laptop 12 è pensato per i nerd, per chi ama "esplorare" il proprio dispositivo, ma senza rinunciare alla praticità quotidiana. Non è un portatile per tutti, ma nel senso buono del termine.

Il Laptop 13 è ancora oggi uno dei miei preferiti, e questo Laptop 12 ne eredita il DNA. L'avvio è rapido, il sistema resta reattivo anche con diverse applicazioni aperte e il rumore della ventola è contenuto.

E a proposito di sistema operativo, il Framework Laptop 12 è uno dei pochi notebook moderni che offre piena compatibilità con Linux, con distro come  Ubuntu 24.04, Fedora 42, e Bazzite (un po' inutile su una macchina del genere) ufficialmente supportate (ma ce ne sono anche altre grazie alla community), inclusi i driver per la grafica Intel Xe e il touch screen.

Lo schermo touch da 12,2 pollici è luminoso e abbastanza nitido, con buona resa cromatica e contrasto, anche se ormai siamo così abituati a risoluzioni maggiori (anche su display più piccoli) che un pochino si nota la differenza.

Il supporto stylus (disponibile in tinta con la scocca) consente di prendere appunti o disegnare con precisione. È una funzionalità utile soprattutto per studenti o lavoratori che annotino spesso le cose, non certo per il disegno professionale.

La qualità audio non è male: i due speaker da 2 watt offrono un suono chiaro, con una buona separazione delle frequenze e più bassi di quelli che avremmo pensato.

La webcam 1080p@60fps è stata invece un po' deludente: anche in condizioni di luce molto buone c'è troppa impastatura, troppo effetto acquerello, e anche i microfoni non fanno molto per catturare nitidamente la voce dell'utente, che deve invece parlare a volume abbastanza sostenuto. Come da tradizione dell'azienda c'è però un interruttore fisico per la privacy (sia per fotocamera che audio).

Ma il più grande rimpianto resta l'assenza di qualsiasi sistema di sblocco biometrico. In un convertibile che apri e chiudi in continuazione, digitare PIN / password è non solo scomodo ma un po' anacronistico ormai. E non basta la scusa del prezzo: poteva essere un'opzione a pagamento, come tante altre in questo portatile.

Nel complesso, il Framework Laptop 12 trasmette la sensazione di un prodotto curato nei dettagli d'uso più comuni, ma con qualche svista, che senz'altro sarà corretta da futuri aggiornamenti, che magari saranno disponibili anche su questa attuale versione, proprio alla luce della sua modularità.

Navigazione, small office, scrittura, multimedia, e lavoro quotidiano sono i suoi punti forti. È un portatile che invita a sperimentare, senza penalizzare chi cerca semplicemente una macchina solida e (abbastanza) coerente.

La batteria del Framework Laptop 12 si ferma a 50 Wh, un valore buono in rapporto alle dimensioni, ma che non gli consente comunque un'autonomia da primato.

In un contesto reale siamo intorno alle 7-8 ore, il che è un po' un peccato perché si tratta di un valore che non permette di coprire serenamente un'intera giornata. In un laptop votato alla portabilità come questa dover sottostare al cavo dell'alimentatore è un limite, ma la cosa buona è che quello USB-C incluso è davvero piccolo e leggero (non a caso è GaN).

Detto questo, chi lo usi solo con carichi leggeri, come scrittura, navigazione e streaming, potrebbe anche fare l'intera giornata lavorativa. In modalità a basso consumo è decisamente più facile arrivarci, ma con i consumi che scendono a circa 10 watt medi la fluidità generale ne risente.

  • Idle (massimo risparmio energetico, minima luminosità):
  • Modern Office (scrittura, navigazione e video conferenza separati da brevi periodi di riposo - prestazioni bilanciate, luminosità 25/100): 10 ore
  • Gaming (massime prestazioni, massima luminosità): 2 ore

Non è facile parlare del prezzo del Framework Laptop 12. Da una parte c'è la versione pre-configurata: 879€ per il modello i3 con 8 GB di RAM, 512 GB di SSD e Windows 11 Home, 1.109€ per quella i5 con 16 GB di RAM e stesso SSD.

Non sono prezzi bassi in rapporto all'hardware, ma come sempre c'è la garanzia di poter aggiornare in futuro parti del notebook, anziché di dover cambiare l'intero portatile; cosa particolarmente auspicabile se in generale un utente si trova bene.

Il modello che abbiamo provato noi, incluse porte, stylus e alimentatore (ma escluso il sistema operativo per il quale abbiamo preso la licenza a parte), viene 1.141€. Nuovamente non è una cifra bassa, ma va un po' vista come un investimento per il futuro e, perché no, per limitare i rifiuti da dispositivi elettronici, oltre che per supportare un progetto unico nel suo genere, ma che merita il sostegno di tutti.

Guardando al futuro, Framework ha già confermato che il Laptop 12 di seconda generazione manterrà la piena compatibilità con i moduli esistenti, introducendo un nuovo schema di dissipazione e opzioni con processori Intel Core Ultra. È una continuità che rafforza la promessa del brand: creare computer aggiornabili e duraturi, in un mercato che tende a renderli usa e getta. E questo, purtroppo, ha il suo prezzo.

Il sample per questa recensione è stato fornito da Framework, che non ha avuto un'anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso monetario. Qui trovate maggiori informazioni su come testiamo e recensiamo dispositivi su SmartWorld.

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