Regionali, il grillino Tridico come il monarchico Lauro, lui non promette scarpe ma reddito per non faticare

Agosto 30, 2025 - 14:00
 0
Regionali, il grillino Tridico come il monarchico Lauro, lui non promette scarpe ma reddito per non faticare

Elezioni regionali, fra un mese si vota, siamo in dirittura finale e quando si è così vicini ad una competizione così importante, non è proibito nessun colpo, per quanto illecito possa essere.

Alla faccia del politically correct, saranno trenta giorni duri (e oltre) per dimostrare che noi “siamo belli e bravi” e gli altri “brutti e menzogneri”.

La politica, però, non ha fatto i conti con un elettorato molto più preparato di prima, che non si lascia facilmente infinocchiare. La guerra ideologica è aperta, dobbiamo prepararci a giorni di fuoco, perché la posta in gioco è alta nelle sei regioni in cui si andrà a votare.

Colpo basso per vincere le Regionali

Regionali, il grillino Tridico come il monarchico Lauro, lui non promette non scarpe ma reddito per non faticare , nella foto Conte, il leader M5s
Regionali, il grillino Tridico come il monarchico Lauro, lui non promette non scarpe ma reddito per non faticare (Giuseppe Conte nella foto Ansa) – Blitz Quotidiano.it

Pensate un po’: si riparla di nuovo del reddito di cittadinanza, una iniziativa del primo governo Conte che costò al Paese una infinità di miliardi senza raggiungere nulla. Eppure c’è chi avanza una tale idea e la raffronta ai 48 miliardi che l’Italia dovrà spendere per le armi.

L’Unità, il giornale organo del vecchio Pci, non ha dubbi. Scrive con un titolo che campeggia in prima pagina: “Non era meglio devolverli al reddito di cittadinanza?”.

La replica di chi vede con il sangue agli occhi un simile progetto è lapidaria: “Nessun problema, quella follia è stata cancellata da una legge dello Stato, nessuna regione può far nulla per cambiarla”.

Attenzione: meglio andarci piano con le esclusioni, perché ciò che è uscito dalla porta può rientrare dalla finestra. Diamo uno sguardo al passato: il reddito ebbe un grande successo  in Calabria, terra talmente povera che viene considerata il sud del sud. Fu gioco facile per i proponenti (i 5Stelle) illudere la gente perché così si sarebbe debellata la povertà.

Una  manna dal cielo per molte famiglie che davvero stentano a mettere insieme il pranzo con la cena. Come è andata a finire è storia recente e sarebbe inutile andarla a ripetere. Non è cambiato nulla. Anzi no, qualcosa ha avuto la meglio: si chiama pigrizia.

Meglio di lavorare

Perché ad un lavoro magari faticoso con mille euro al mese si preferiva rimanersene indisturbati a casa con la stessa cifra. Potrei fare l’esempio del mio stesso paese (sono calabrese anch’io) che è stato uno dei tanti emblemi della assoluta improduttività del reddito.

Perché vogliamo affrontare questo argomento? Per il semplice motivo che tale pericolo si riaffaccia in specie nel Mezzogiorno e quindi in Calabria dove si andrà a votare per le Regionali in ottobre.

I candidati di destra e sinistra sono Roberto Occhiuto (già presidente, dimissionario perché indagato) e Pasquale Tridico, uomo di Giuseppe Conte, ex presidente dell’Inps. Quanto in precedenza sia stato importante il reddito lo dimostrarono le elezioni politiche con un grande successo degli allora grillini.

È vero che il  favorito di questa consultazione è il vecchio governatore, ma il suo avversario ha subito giocato due carte che potrebbero ribaltare la situazione: il no al ponte e la difesa e quindi la promessa di un ritorno del reddito.

Nel primo caso, la gente in Calabria è divisa: c’è chi il progetto di unirsi con la Sicilia lo difende a spada tratta e chi, al contrario, afferma che tanti miliardi potrebbero essere spesi per i grandi mali che affliggono questa parte del Mezzogiorno.

Sul reddito, Tridico ha lanciato l’idea. È vero che una legge varata dal Parlamento lo ha bocciato. Però è anche vero che nelle pieghe degli ordinamenti regionali si possono trovare mille vie per ritornare praticamente al passato.

Ecco la ragione per la quale è difficile fare previsioni per il voto d’autunno: in Calabria come in Campania, dove certe illusioni vengono proposte per attirare la gente e capovolgere le previsioni.

Ma non è che nelle altre regioni, la situazione sia meno complicata. Prendiamo ad esempio la Toscana, il regno della sinistra.

La destra ha proposto un giovane, Alessandro Tomasi, ex sindaco di Pistoia di cui si fidano ciecamente pure a Roma.

Nel Veneto, per il caso Zaia la situazione è molto complessa, come nelle Marche per le beghe giudiziarie di Matteo Ricci.

Abbiamo dimenticato le guerre? Assolutamente no, malgrado la pace sia sempre più lontana. AKiev dove sono stati lanciati dai russi 598 droni che hanno colpito pure la sedi dell’Unione Europea e del British Council provocando molti morti fra cui quattro bambini.

E a Gaza, città nella quale la popolazione continua a fuggire verso sud e l’esercito israeliano non si ferma come la fame che rimane la grande responsabile di tante vittime.

Il nostro bel Paese si può consolare con il calcio, lo sport più popolare? Assolutamente no, perché un ultimo sondaggio ha indicato che nell’ultima giornata di campionato solo cento giocatori italiani sono scesi in campo. Un record se si fa il raffronto con gli altri tornei europei. Se poi, la nazionale azzurra va male e non si raccapezza più – Spalletti o Mancini che siano a dirigere la danza –  la colpa sta nel manico perché le giovani promesse nostrane trovano sempre meno spazio nelle partite di serie A e B. Fino a quando?

L'articolo Regionali, il grillino Tridico come il monarchico Lauro, lui non promette scarpe ma reddito per non faticare proviene da Blitz quotidiano.

Qual è la tua reazione?

Mi piace Mi piace 0
Antipatico Antipatico 0
Lo amo Lo amo 0
Comico Comico 0
Furioso Furioso 0
Triste Triste 0
Wow Wow 0
Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia