Russia. Kursk: Tass, ‘gli ucraini non recuperano decine di migliaia di corpi di militari uccisi’

Red –
Proseguono oggi a Istanbul i colloqui tra la delegazione statunitense e quella russa per arrivare a un cessate-il-fuoco in Ucraina, nonostante ieri le forze di Kiev abbiano attaccato infrastrutture energetiche russe interrompendo di fatto la tregua “energetica” in corso dal 18 marzo.
Le ultime notizie interessano la regione russa di Kursk, dove le forze ucraine sono in ritirata a seguito della pesante controffensiva russa.
Gli ucraini hanno attaccato nella zona di una distilleria abbandonata a Guevo, presso il confine, probabilmente per consentire ai militari chiusi nella sacca di ripiegare con le minori perdite possibile.
La Tass ha riportato che “il regime di Kiev non ha neppure tentato di portare fuori dal Kursk i corpi dei militari ucraini rimasti uccisi, e sono le forze russe a raccoglierli: si tratta di decine di migliaia”.
Il ministero della Difesa russo ha reso noto che nella notte sono stati abbattuti 42 droni ucraini diretti su diverse regioni, tra cui sette su quella di Kursk.
L’offensiva ucraina nella regione russa di Kursk aveva preso il via il 6 agosto dello scorso anno, e aveva gli obiettivi quello di alleggerire la pressione nel Donbass attraverso il richiamo dei militari russi, quello di prendere il controllo della locale centrale nucleare e quello di porre l’Ucraina in una situazione di peso nel quadro di eventuali trattative per la cessazione delle ostilità. Nessuno di questi obiettivi è stato raggiunto, con i comandi di Kiev che hanno tenuto impegnate importanti élite altrimenti impiegabili in punti a rischio del fronte, sempre più destinato a cedere anche a causa dei numerosi ammutinamenti tra le fila.
Qual è la tua reazione?






