Salvini rilancia l’ennesimo decreto Sicurezza: altre 14 norme per il pugno di ferro contro chi manifesta
A cinque mesi dalla conversione in legge del decreto sicurezza, la Lega ha presentato un nuovo pacchetto in quattordici capitoletti per inasprire ulteriormente le stesse norme su cui il governo e la maggioranza sono intervenuti già quest’anno e per introdurre nuove fattispecie di reato: 14 punti su tutela delle forze dell’ordine, stretta sulle manifestazioni, sgomberi, furti in casa e borseggi, immigrazione.
“Se sarà un disegno di legge o un decreto legge sarà una valutazione del governo”, ha spiegato il capogruppo leghista alla Camera Riccardo Molinari in una conferenza stampa in Sala Salvadori a Montecitorio con il presidente dei senatori Massimiliano Romeo, i sottosegretari all’Interno e alla Giustizia, Nicola Molteni e Andrea Ostellari, le europarlamentari Alessandra Cisint, Susanna Ceccardi e Silvia Sardone. Il provvedimento, però, non sarebbe stato accolto con calore dagli altri alleati, compresa la premier Giorgia Meloni. Matteo Salvini qualche giorno fa ha detto di averne parlato con il Ministro Piantedosi ma da quanto appreso sembrerebbe che le norme si perderanno per le vie parlamentari. Quello che di certo salta agli occhi scorrendo il materiale consegnato nella cartellina stampa l’espressione: “Reato di fuga pericolosa all’alt della polizia […] Ora si introduce un reato penale punito con il carcere da 1 a 5 anni e con relative pene aggravate”. Avete letto bene: “reato penale”, un errore da matita blu fatto proprio da chi vorrebbe riformare il codice di rito. Tra le proposte illustrate ieri:
Tutela processuale per tutti, non solo per le forze dell’ordine
Stop all’iscrizione automatica nel registro degli indagati in presenza di una presumibile causa di giustificazione come previsto dalla legge.
I promotori delle manifestazioni dovranno versare una cauzione
“Il diritto a manifestare – ha spiega Molteni – è sacrosanto e deve essere tutelato ma non deve diventare diritto a devastare. Responsabilizziamo i promotori/organizzatori che dovranno versare una cauzione, una fideiussione o un’assicurazione che verrà riscossa in caso di danni. L’importo lo rimandiamo a un decreto interministeriale”.
Manifestazioni: multe più salate
La Lega propone di modificare l’articolo 18 del TULPS (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza) relativamente al preavviso, al divieto e alle prescrizioni delle manifestazioni pubbliche. Si prevede un incremento delle sanzioni pecuniarie in caso di violazione del divieto a manifestare, dell’obbligo di preavviso e delle prescrizioni applicate dalla Questura. In caso di mancato preavviso la sanzione sarà tra 4.000 e 16.000 euro; in caso di violazione del divieto o delle prescrizioni, la sanzione sarà da 5.000 a 20.000 euro. In caso di reiterazione la multa raddoppia. Non è ammesso il pagamento in forma ridotta.
Sgomberi
Già con il decreto sicurezza è stato introdotto il reato di occupazione arbitraria di immobile destinato a domicilio altrui, punito con il carcere da 2 a 7 anni. È prevista altresì una procedura accelerata per lo sgombero dell’immobile, oggi limitata alla prima casa occupata abusivamente. Ora si estende lo sgombero rapido a tutti gli immobili illegalmente occupati (anche seconde case ecc.).
Minori stranieri non accompagnati
Per far fronte “all’allarme sociale che arriva dai sindaci su baby gang e maranza”, ha spiegato sempre Molteni, viene modificata la Legge Zampa del 2017: “Il minore ha diritto a restare nelle strutture di accoglienza fino a 21 anni, con le nostre norme potrà solo fino a 19 anni”. L’accoglienza cessa in caso vengano commessi reati. Inoltre si potenziano e rendono effettivi i rimpatri volontari assistiti nei Paesi di origine, incrementando le indagini familiari attribuendo la competenza al Prefetto.
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