Samsung Galaxy Z Flip e Fold 7, conferme su batteria e certificazione IP (anche FE)
Mancano ormai pochissimi giorni alla presentazione dei prossimi smartphone pieghevoli di Samsung, ma le indiscrezioni non accennano a interrompersi. Appena qualche ora fa abbiamo visto foto e video reali del modello a conchiglia, ora è tempo di parlare di batteria e resistenza ad acqua e polvere. Le informazioni sono state condivise dai colleghi di YtechB, ed espandono sul report dell’etichetta energetica visti un paio di giorni fa in relazione al solo Galaxy Z Fold 7 grazie al leaker noto come MysteryLupin. In realtà dal punto di vista della certificazione IP non c’è molto da dire: tutti e tre i device sono certificati IP48.
Un momento... Tre? Di solito i pieghevoli Samsung non sono due? Ebbene, quest’anno, se ve lo foste persi, si vocifera molto insistentemente (tanto che ormai lo si dà come certo: è solo questione di “quando”, non di “se”) che ci saranno due pieghevoli a conchiglia, uno dei quali sarà un “FE” un pochino più economico. In questo specifico caso la certificazione IP48 non stupisce, perché è la stessa che ha già anche il Galaxy Z Flip 6, e si dice che il nuovo FE sarà sostanzialmente il device dell’anno scorso ma con una piattaforma hardware differente (Exynos 2400 invece di Snapdragon 8 Gen 3 “For Galaxy”). Per quanto riguarda il Flip 7, diciamo che la scoperta lascerà un po’ delusi chi si aspettava un passo avanti; tuttavia, è già un ottimo risultato considerando la categoria di dispositivo.
Ricordiamo molto brevemente che la certificazione IP è composta da due numeri: il primo va da 0 a 6 ed è per la polvere, il secondo da 0 a 9 ed è per i liquidi (può anche esserci una X, che significa che il dispositivo non è stato testato). In linea di principio più alto il numero migliore è la protezione, ma, per semplificare, con l’acqua non è proprio così - il 6 per esempio certifica la resistenza agli schizzi, il 7 e l’8 la resistenza all’immersione, il 9 ai getti ad alta pressione (ma non necessariamente all’immersione). Ecco perché ogni tanto si vedono smartphone con doppia certificazione, per esempio IP68 e IP69.
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