Scamarcio ha fatto un vino che piace a Wine Enthusiast

Agosto 21, 2025 - 23:00
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Scamarcio ha fatto un vino che piace a Wine Enthusiast

Non è il solito vino da celebrity. Nel reportage che Wine Enthusiast dedica a Riccardo Scamarcio, c’è poco spazio per i riflettori e molto per la sostanza. L’attore pugliese, diventato celebre sul grande schermo, ha scelto di scommettere in piccolo e con coraggio: due ettari di Pinot Noir e Chardonnay affacciati sull’Adriatico, nel cuore di Polignano a Mare. Ne nascono circa 7.000 bottiglie l’anno, custodite sotto il nome di Rivale, alla nona vendemmia.

La vera sfida sta nell’essere andato controcorrente: fare Pinot Noir in Puglia, regione di vini solari e generosi, lontani per indole dall’eleganza borgognona. Scamarcio ha preferito il silenzio al clamore, convinto che fosse il vino a dover parlare. “La gente sarà sempre scettica perché sono famoso” ha confidato, ma è proprio quel dubbio a dare forza al progetto. O forse la visione di marketing di un consulente che sa dove va il mondo in questo momento storico: lontano dai vinoni stile Aglianico e vicino ai vini lievi ed eleganti proprio con il Pinot Noir, di sicuro non un vitigno autoctono del Salento. L’attore non si nasconde, peraltro, e dichiara: «Ho fatto la cosa peggiore possibile. Non sono solo un attore che cerca di fare vino. Sono un attore che cerca di produrre Pinot Nero in stile borgognone in una regione nota per le sue bombe di succo ad alto contenuto alcolico e sovraestratto». Alla fine merita di sicuro un premio alla coerenza e alla sincerità. 

Eppure, nella degustazione raccontata dal critico, il vino sorprende: finezza floreale, tensione umami, leggerezza eterea che rimanda alla Borgogna, eppure radicata nella mineralità mediterranea. È un Pinot che sa di casa e di altrove, capace di raccontare al tempo stesso il mare e l’idea di un sogno.

A rendere esplicita questa filosofia è anche il logo scelto per Rivale: un disegno che intreccia la bobina di Tesla e l’Uomo Vitruviano di Leonardo. Tesla rappresenta il rischio e l’innovazione, la volontà di spingersi oltre ciò che è scontato, accettando perfino la possibilità del fallimento. Leonardo incarna invece l’armonia, la misura e la ricerca di proporzione. Due simboli che insieme raccontano la visione di Scamarcio: un vino che nasce dall’azzardo creativo e trova il suo equilibrio nel bicchiere.

Così, per il magazine americano, Rivale diventa un gesto artistico, un atto vitale. Non il vino di un attore, ma quello di un vignaiolo inatteso che ha scelto di riscrivere, a modo suo, la storia del Pinot Noir in Puglia. Lo premieranno i connazionali o gli stranieri? Lo scopriremo alla prossima vendemmia. 

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Redazione Redazione Eventi e News