Scoperta NASA: il pianeta nano Cerere poteva ospitare vita microbica

Agosto 23, 2025 - 15:30
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Scoperta NASA: il pianeta nano Cerere poteva ospitare vita microbica

Un tempo considerato un semplice corpo minore della fascia tra Marte e Giove, Cerere continua a rivelare segreti che lo rendono uno degli oggetti più affascinanti del Sistema solare. Secondo uno studio pubblicato su Science Advances e basato sui dati della missione Dawn della NASA, il pianeta nano avrebbe avuto in passato non solo acqua liquida e molecole organiche, ma anche una fonte stabile di energia chimica: un ingrediente chiave per rendere un ambiente potenzialmente abitabile.

Gli scienziati hanno infatti ricostruito, con modelli termici e chimici, l’evoluzione dell’interno di Cerere lungo miliardi di anni. I risultati suggeriscono che tra 2,5 e 4 miliardi di anni fa, quando il nucleo roccioso raggiunse la massima temperatura, il pianeta nano poteva ospitare un oceano sotterraneo alimentato da fluidi caldi provenienti dalle rocce in trasformazione. A fornire calore era il decadimento radioattivo degli elementi presenti nel suo interno, un processo diffuso anche in altri corpi celesti giovani.

Questo scenario richiama da vicino i fenomeni che avvengono sulla Terra nelle sorgenti idrotermali oceaniche, dove il contatto tra acqua e minerali genera un’abbondanza di energia chimica. “Su Cerere poteva esserci un banchetto per microbi, simile a quello che conosciamo nelle profondità marine terrestri”, ha spiegato Sam Courville, autore principale dello studio e oggi ricercatore all’Arizona State University. Non si tratta della prova che la vita sia effettivamente comparsa, ma della conferma che il “cibo” per eventuali forme microbiche sarebbe stato disponibile.


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Redazione Redazione Eventi e News