Sgombero Leoncavallo, le voci dei milanesi tra amarezza e soddisfazione

Il giorno dopo lo sgombero dello spazio pubblico autogestito del Leoncavallo, in via Watteau rimane solo il via vai di residenti e attivisti davanti al cancello chiuso con un pesante lucchetto e presidiato da alcuni agenti di polizia.
Le reazioni della gente sono contrastanti: c’è chi esprime soddisfazione per la fine delle notti disturbate dalla musica ad alto volume, come una residente che afferma: “Finalmente potremo dormire senza la musica fino a notte fonda”, e chi invece vive con amarezza la chiusura dello storico spazio. “Purtroppo chi ne ha parlato contro ha sottolineato che qui si facevano concerti, ma quella era la parte più superficiale”, spiega un residente. “Di fatto il Leoncavallo è un museo, con la sua storia, i murales, e si è deciso di chiudere un museo, atipico forse, però sicuramente un pezzo di storia della città”.
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