Switch 2, Nintendo frena gli sviluppatori third party: perché i dev kit sono così rari?
Nonostante Switch 2 sia ormai sul mercato da quasi quattro mesi, e sulla carta sia stata accompagnata dal favore delle terze parti, convinte dal successo della prima Switch, le cose su questo fronte non stanno andando benissimo. Non solo in termini di vendite per i titoli già disponibili: sembra infatti che la grande N stia limitando in modo drastico la distribuzione dei kit di sviluppo, strumenti essenziali per la creazione di nuovi giochi.
UNA STRATEGIA CHE DISORIENTA GLI SVILUPPATORI
Secondo le informazioni raccolte da John Linneman di Digital Foundry, che è entrato in contatto con diversi sviluppatori third party, Nintendo starebbe spingendo gli autori a lanciare i loro titoli su Switch 1, confidando unicamente nella retrocompatibilità per la nuova piattaforma. Una scelta che, ovviamente, non permette di sfruttare pienamente il potenziale tecnico del nuovo hardware.
La disponibilità dei dev kit sembra essere estremamente limitata e non del tutto prevedibile. Sebbene si possa supporre che solo le maggiori case di sviluppo abbiano accesso a questa tecnologia, la situazione è ancora più complessa. Digital Foundry ha rivelato che persino alcuni team di grandi dimensioni non sono riusciti a ottenerli, mentre altri studi indie ne sono in possesso.
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