Telemarketing, dal 19 novembre blocco delle chiamate con numeri mobili falsi

Novembre 10, 2025 - 13:30
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Dal prossimo 19 novembre entrerà in vigore la nuova stretta dell'AGCOM sul telemarketing, che vieta l'utilizzo di numeri mobili italiani falsificati: una pratica che finora ha permesso a call center esteri e piattaforme automatizzate di mascherare la reale provenienza delle chiamate. È il secondo passo di un percorso avviato in estate con il blocco dei numeri fissi “camuffati” e completa l'azione dell'Autorità contro lo spoofing, la tecnica che consente di far apparire sul display del destinatario un numero diverso da quello effettivo.

L'obiettivo è ridurre in modo deciso le telefonate moleste e garantire maggiore trasparenza nelle comunicazioni commerciali. Da novembre, gli operatori di rete dovranno impedire la connessione delle chiamate che presentano incongruenze tra numero e rete di origine, mentre le aziende di telemarketing potranno utilizzare soltanto numerazioni certificate e tracciabili, registrate in modo chiaro e riconducibili al soggetto chiamante.

COME FUNZIONANO I NUOVI FILTRI

La delibera 106/25/CONS del 30 aprile 2025, pubblicata a maggio ed entrata in vigore in due fasi, prevede un sistema di filtri antispam che analizza in tempo reale la provenienza delle chiamate. Se il numero visualizzato non coincide con la rete effettiva da cui parte la telefonata, la connessione viene interrotta automaticamente prima che raggiunga l'utente finale.

Il primo step, operativo dal 19 agosto, ha interessato i numeri fissi italiani usati impropriamente da centrali estere; con la seconda fase, dal 19 novembre, il blocco si estenderà anche alle numerazioni mobili. In questo modo, non sarà più possibile utilizzare prefissi italiani come copertura per chiamate effettuate dall'estero tramite sistemi VoIP o infrastrutture non autorizzate.

Nel provvedimento l'AGCOM richiama anche le raccomandazioni internazionali sul CLI spoofing e le indicazioni della Polizia Postale, che ha segnalato l'impatto crescente delle frodi basate su chiamate con numero falsificato. L'Autorità indica tra le misure di contrasto l'utilizzo di sistemi in grado di riconoscere schemi anomali di traffico e di bloccare in tempo reale le chiamate sospette, oltre all'obbligo di una maggiore trasparenza verso gli utenti in caso di numerazioni potenzialmente fraudolente.

GLI OBBLIGHI PER AZIENDE E CALL CENTER

Le imprese che svolgono attività di telemarketing devono adeguarsi registrando le proprie numerazioni nel Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC), gestito dall'AGCOM. L'iscrizione, obbligatoria anche per chi affida i servizi a soggetti terzi, deve avvenire entro 60 giorni dall'avvio dell'attività o dal rilascio dei titoli abilitativi.

Durante la procedura è necessario dichiarare tutte le numerazioni utilizzate, comprese quelle fisse, mobili, i numeri verdi e le numerazioni a sovrapprezzo, poiché solo quelle registrate saranno riconosciute come legittime e non potranno essere bloccate dai filtri antispam. L'uso di linee non dichiarate comporta il rischio di blocco delle chiamate e una sanzione fino a 50.000 euro, oltre alla sospensione delle attività.

L'iscrizione al ROC non è solo un adempimento formale:
consente di rendere trasparenti gli assetti societari e di facilitare i controlli sulle attività di telemarketing. Gli utenti possono verificare sul sito dell'AGCOM se il numero da cui proviene una chiamata commerciale appartiene a un operatore autorizzato, contribuendo così a distinguere le comunicazioni legittime dalle chiamate riconducibili a soggetti non registrati.


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Redazione Redazione Eventi e News