Ucraina. Gas: accordi per l’approvvigionamento attraverso la rotta Transbalcanica

Maggio 28, 2025 - 18:30
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Ucraina. Gas: accordi per l’approvvigionamento attraverso la rotta Transbalcanica

di Giuseppe Gagliano

Il 27 maggio 2025, mentre l’Ucraina lotta per garantirsi approvvigionamenti energetici in un contesto di guerra e devastazione, il Ministero dell’Energia di Kiev ha annunciato un passo avanti verso l’importazione di gas attraverso il gasdotto Transbalcanico, una rotta che collega la Grecia all’Ucraina passando per Bulgaria, Romania e Moldavia.
La guerra in Ucraina, iniziata con l’invasione russa del 2022, ha lasciato il paese in una situazione energetica drammatica. Gli attacchi missilistici russi hanno devastato le infrastrutture di produzione di gas, riducendo drasticamente la capacità interna e costringendo Kiev a cercare alternative per soddisfare il fabbisogno di almeno 4 miliardi di metri cubi (bcm) di gas per la stagione di riscaldamento 2025/26. Alcuni analisti stimano che la necessità reale possa arrivare a 6,3 bcm, una sfida colossale per un paese già stremato.
Fino ad oggi, l’Ucraina ha importato gas principalmente attraverso Slovacchia e Ungheria, ma le elevate tariffe di transito hanno reso la rotta meridionale del gasdotto Transbalcanico, che parte dai terminali di gas naturale liquefatto (GNL) in Grecia, poco competitiva. Tuttavia il Ministero dell’Energia ucraino ha annunciato una svolta: un meccanismo ottimizzato, concordato con gli operatori dei cinque paesi attraversati dal gasdotto, permetterà di sfruttare la capacità inutilizzata della rotta a tariffe più vantaggiose. “La rotta Transbalcanica ha un potenziale significativo per rispondere alle esigenze immediate dell’Ucraina,” ha dichiarato il ministro German Galushchenko, sottolineando l’importanza di diversificare le fonti energetiche dopo l’abbandono delle forniture russe.
Il primo passo è già stato compiuto: la società statale Naftogaz ha contrattato 300 milioni di metri cubi di GNL statunitense tramite la polacca Orlen, con forniture che transitano attraverso la Polonia. Tuttavia, il corridoio polacco è limitato a 7 milioni di metri cubi al giorno, insufficienti rispetto alla domanda giornaliera ucraina di 25 milioni. La rotta Transbalcanica, se pienamente operativa, potrebbe colmare questa lacuna, ma richiede il consenso di tutti i paesi coinvolti, un processo che Galushchenko spera si concluda con “decisioni positive” nei prossimi mesi.

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Redazione Redazione Eventi e News