VENEZIA82 – “Le mage du Kremlin” di Olivier Assayas con Paul Dano, Alicia Vikander, Jude Law, presentato in Concorso: “Il film è una riflessione sulla politica moderna”

Settembre 1, 2025 - 02:30
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VENEZIA82 – “Le mage du Kremlin” di Olivier Assayas con Paul Dano, Alicia Vikander, Jude Law, presentato in Concorso: “Il film è una riflessione sulla politica moderna”

“Le mage du Kremlin” di Olivier Assayas con Paul Dano, Alicia Vikander, Tom Sturridge, Will Keen, Jeffrey Wright, Jude Law, è stato presentato in Concorso alla 82. Mostra Internazionale d’Arte  Cinematografica di Venezia.

Russia, primi anni Novanta. L’URSS è crollata. Nel caos di un Paese che cerca di ricostruirsi, Vadim Baranov, un giovane brillante, sta per trovare la propria strada. Prima artista d’avanguardia, poi produttore di reality show, diventa spin doctor di un ex agente del KGB in ascesa: Vladimir Putin. Immerso nel cuore del sistema, Baranov plasma la nuova Russia, confondendo i confini tra verità e menzogna, credenze e manipolazione. Ma c’è una figura che sfugge al suo controllo: Ksenia, donna libera e inafferrabile, che incarna la possibilità di fuga, lontano da questo gioco pericoloso. Quindici anni dopo, ritiratosi nel silenzio e avvolto nel mistero, Baranov accetta di parlare, rivelando i segreti occulti del regime che ha contribuito a costruire.

Il regista Olivier Ossayas ha esordito in conferenza: “Le Mage du Kremlin non è un film sull’ascesa di un singolo uomo, né sulla forza con cui viene imposto il potere, né sulla reinvenzione di una nazione moderna e arcaica, ancora una volta sotto il giogo del totalitarismo.
E’ piuttosto una riflessione sulla politica moderna, o meglio, sulla cortina fumogena dietro cui oggi si nasconde: cinica, ingannevole e tossica. Il film è molto vicino al romanzo di Giuliano da Empoli che ha partecipato al processo di scrittura della sceneggiatura. Franco Battiato è un genio e quindi ho voluto che la sua musica facesse da colonna sonora alla storia raccontata. Non avevo mai pensato di personificare Putin, quindi volevo un attore bravissimo che potesse capire le sfaccettature del personaggio e potesse ricrearlo da dentro senza però assomigliare a lui. Ksenia invece rappresenta l’energia che c’era negli anni Novanta quando i giovani russi pensavano di poter cambiare il mondo.”.

Jude Law veste i panni di Vladimir Putin: “Olivier ed io abbiamo discusso sul fatto che non dovessimo personificare Putin né nascondermi dietro una maschera. Abbiamo quindi cercato di trovare dei tratti famigliari su di me, è straordinario cosa può fare una parrucca. La parte più complessa è stato rendere il suo lato pubblico dato che lascia trapelare poco. Mi pareva che ci fosse un conflitto tra cercare di lavorare poco e sentire molto la rappresentazione interiore del personaggio. Per me il potere consiste nel controllare le proprie scelte, le esperienze che si vivranno e la loro realizzazione”.

L’autore del romanzo da cui è tratto il film, Giuliano da Empoli, ha detto: “Ossayas è l’unico regista a cui ho inviato il libro quando è stato pubblicato. E’ stato scritto prima dell’invasione dell’Ucraina e ancora oggi affrontiamo momenti molto particolari. Anche se parla di un periodo precedente in qualche modo erano già evidenti le radici del potere di Putin e il fatto che c’era una vena di violenza”.

Paul Dano interpreta Vadim Baranov: “Non credo che sia necessario per forza cercare un punto positivo del personaggio ma penso che bisogna scoprirne il punto di vista. Lui guarda in quella zona grigia e questo tutto sommato è positivo rispetto a vedere solo bianco e nero. Sarebbe una semplificazione eccessiva etichettare semplicemente il mio personaggio come cattivo. È invece meglio cercare di comprendere il suo punto di vista guardando più in profondità”.

Alicia Vikander è Ksenia: “Interpreto l’unico personaggio femminile in un mondo dominato dagli uomini. E’ una storia che racconta di tanti uomini che discutono in una stanza! Io sono la loro controparte femminile, ma il mio personaggio funge anche da bussola morale e da specchio che costringe gli altri ad affrontare la verità. Ksenia incarna la libertà, in un contesto in cui la libertà è un concetto sfumato”.

Tom Sturridge è Dmitri Sidorov: “E’ pericoloso pensare ai temi del personaggio di Sidorov che rappresenta l’avidità, l’ideologia. Ho approfondito quindi molto lo studio e la ricerca su di lui”.

Jeffrey Wright è uno scrittore americano: “Il mio personaggio ha un ruolo molto importante nel film”

di Francesca Monti

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia